22 giugno 2022
Il presidente del Malawi, Lazarus Chakwera, ha sospeso tutte le deleghe e ha ritirato tutte le funzioni affidate al suo vice, Saulos Chilima, perché implicato in uno scandalo di corruzione, che si sta allargando a macchia d’olio.
Il capo dello Stato non ha il potere di sospendere o di silurare il vicepresidente, perché eletto dal popolo.
Chilima è stato citato in un rapporto dell’Ufficio anti-corruzione (ACB), che da tempo sta indagando sull’uomo d’affari britannico-malawiano, Zuneth Sattar, nell’occhio del ciclone per presunta corruzione, frode e riciclaggio di denaro. Nell’ambito dell’inchiesta in corso sono già stati arrestati alcuni ministri e ex capi di dicastero.
In base al rapporto di ACB, cinquantatré, tra alti funzionari in servizio e ex “servitori” dello Stato, avrebbero incassato somme importanti da Sattar tra marzo e ottobre 2021.
Durante un suo intervento alla TV, il presidente ha detto di aver sospeso anche il capo della polizia, George Kainja.
Nello scandalo sono implicati anche una trentina di personaggi del settore privato, dei media o attivi in ambito giuridico. Insomma il dio denaro attira tutti, politici, funzionari, privati. E grazie alle “spintarelle”, tra il 2017 e il 2021, polizia e esercito avrebbero assegnato 16 contratti per un valore di 150 milioni di dollari a cinque società di proprietà di Sattar.
Chakwera è determinato nella lotta contro la corruzione, da quando è stato eletto sono già cadute diverse teste, tra questi anche Ken Knadodo, ormai ex ministro del Lavoro.
Il Malawi è uno dei Paesi più densamente popolato di quell’area geografica. Conta quindici milioni di abitanti, oltre il settanta percento vive nelle zone rurali. Ex colonia britannica, ha ottenuto la piena indipendenza nel 1964, ma resta uno dei Paesi più poveri dell’Africa. Oltre la metà della sua popolazione vive con meno di 1,25 dollari al giorno. L’aspettativa di vita è tra le più basse del pianeta: quarantanove anni per gli uomini, cinquantuno per le donne e la principale causa di morte è l’infezione da HIV/AIDS.
Africa ExPress
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