Africa ExPress
5 giugno 2022
Il governo di Dodoma ha approvato l’esportazione di alcune specie di animali selvatici vivi per un lasso di tempo limitato, ha così sospeso per la durata di sei mesi il veto in vigore dal 2016.
Dal 5 giugno fino al 4 dicembre 2022 i commercianti potranno così immettere sul mercato internazionale gli animali selvatici rimasti invenduti dal 2016 a oggi. Allora il divieto era scattato per presunte irregolarità riscontrate sotto la presidenza di John Magafuli, morto nel marzo dello scorso anno. Ma fino al 2016 l’esportazione di alcuni esemplari della fauna della Tanzania era legale e costituiva anche una fonte di reddito per lo Stato.
Ora, la nuova presidente, Samia Suluhu Hassan, ex vicepresidente del Paese, che, secondo la Costituzione è subentrata come capo di Stato deceduto, ha deciso di riprendere in mano il dossier e di dare il via libera all’export per un periodo limitato, visto che il bracconaggio è in forte declino nel Paese.
Tale decisione ha già messo in allarme le ONG per la protezione degli animali, come il WWF, che chiede “procedure di monitoraggio trasparenti” per non mettere a rischio i progressi compiuti negli ultimi anni nella protezione degli animali selvatici.
La Tanzania è conosciuta in tutto il mondo per la sua ricca fauna selvatica, e oltre un milione e mezzo di visitatori vengono annualmente nel Paese per ammirarla durante i safari. Un business non da poco, le cui entrate durante il periodo della pandemia sono venute a mancare alle casse dello Stato.
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