Speciale per Africa ExPress
Cornelia I. Toelgyes
25 maggio 2022
Trovare una testa mozzata in un parcheggio non è davvero una cosa da tutti giorni. I poliziotti nigeriani non hanno voluto credere ai propri occhi quando hanno fatto la macabra scoperta a Nnewi, nell’Anambra State, nell’sud-est della Nigeria.
Il capo mozzato è stato identificato come quello appartenente a Okechukwu Okoye, membro del Parlamento dell’Anambra state. Lui e il suo assistente erano spariti dal 15 maggio scorso. Il portavoce della polizia di Stato, Tochukwu Ikenga, ha detto che la testa di Okoye è stata ritrovata domenica. Finora non ci sono tracce dei resti del suo collaboratore, ma si presume che sia stato ucciso pure lui.
Charles Soludo, governatore dell’Anambra, ha promesso una ricompensa di 10 milioni di naira (22.400 euro circa) a chiunque possa fornire informazioni sugli assassini.
Sono in molti a puntare il dito sugli IPOB (acronimo per Indigenous People of Biafra, gruppo separatista nazionalista della Nigeria che mira a ripristinare la Repubblica del Biafra), gran parte degli abitanti dell’Anambra sono di etnia igbo, e alcuni fanno parte del gruppo.
All’inizio del mese sono stati uccisi e poi decapitati due militari nel vicino Imo state. Il governo ha accusato appunto gli IPOB del crimine, loro però hanno respinto qualsiasi responsabilità.
Al gruppo è stato anche addebitato di essere il mandante di rapimenti e uccisioni in alcune zone della regione.
Amnesty International ha accusato le forze di sicurezza nigeriane di aver ucciso 115 persone nel sud-est del Paese nei primo 8 mesi del 2021 e di aver arrestato arbitrariamente decine di altri, e/o di averli torturati mentre erano sotto interrogatorio. Il governo non ha commentato il rapporto della ONG, pubblicato lo scorso agosto.
Nnamdi Kanu, leader dei separatisti IPOB (gruppo da lui fondato nel 2014) è attualmente sotto processo, dopo essere stato estradato dal Kenya nel giugno 2021, dove è stato arrestato dall’Interpol. E’ stato imprigionato già nel 2015, due anni dopo è stato rilasciato e è fuggito all’estero, da dove ha ugualmente coordinato le azioni del suo raggruppamento.
Kanu e il suo gruppo lottano per l’indipendenza della patria degli igbo dalla Nigeria, vorrebbero ripristinare la Repubblica del Biafra, che ebbe vita breve, da maggio 1967 a gennaio 1970. La tentata secessione scatenò una terribile guerra civile, lasciando sul terreno quasi 3 milioni di morti, per lo più bambini, deceduti per fame e malnutrizione.
Il secessionista rimprovera al governo di Abuja di emarginare e escludere gli igbo da incarichi governativi e militari importanti. Con l’ascesa al potere di Muhammadu Buhari, presidente del gigante dell’Africa e ex golpista del 1983, la situazione è addirittura peggiorata. Tuttavia, non tutti gli igbo sono d’accordo con il metodo adottato dal leader dell’IPOB.
Nel 2017 il governo federale della Nigeria ha proscritto gli IPOB come gruppo terrorista.
Cornelia I. Toelgyes
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