Dal Nostro Corrispondente Sportivo
Costantino Muscau
30 marzo 2022
La nazionale calcistica di casa, i Super Eagles, vengono esclusi dai Mondiali ad opera del Ghana. I tifosi rabbiosi si scatenano, invadono il campo. Aggrediscono i giocatori, prendono a calci le panchine, strappano le bandiere di calcio d’angolo, estirpano le verdi zolle. Un filmato di mezzo minuto che circola su Youtube vale più di ogni parola. Quello che le immagini non dicono è che, dopo l’intervento delle forze dell’ordine, con lancio di lacrimogeni, perde la vita un medico della Fifa (la Federazione calcistica mondiale): il dottor Joseph Kabungo, ex portiere, noto come il Walter Zenga dello Zambia, ora addetto ai controlli antidoping nell’incontro Nigeria-Ghana.
La sfida, disputatasi martedì al Moshood Abiola National Stadium davanti a 60 mila spettatori, era cruciale per accedere ai prossimi Mondiali del Qatar (21 novembre- 18 dicembre 2022). La Nigeria doveva vincere e continuare a qualificarsi come fa da 16 anni. Invece ha pareggiato 1-1 ed è passato il Ghana, che così torna alla Coppa del mondo dopo 8 anni.
Il Ghana (del romanista Felix) è andato in vantaggio, ma è stato raggiunto dall’ex Udinese Troost-Ekong, che ha trasformato un rigore; ha poi fallito il gol-qualificazione con Dennis e Osimhen (giocatore del Napoli) che si è visto anche annullare una rete per fuorigioco. Il risultato ha fatto letteralmente imbestialire centinaia di spettatori locali che hanno invaso e devastato il terreno di gioco. Il caos. Al termine, una vittima innocente, il dottore Joseph Kabungo, “un uomo umile, coraggioso, laborioso” come lo ha definito suo fratello maggiore in un commovente twitter.
Joseph Kabungo era stato portiere di una titolata squadra dello Zambia, il Mufulira Wanderers (voluto dai minatori del rame) e poi era stato capo ufficiale sanitario nel distretto Chongwe e Siavonga. Era talmente bravo che lo avevano soprannominato Walter Zenga, in onore del portiere dell’Inter di un tempo.
Sulla morte del dottore, per ore si è speculato e sono corse voci drammatiche e contrastanti. Uno dei primi a dare la notizia del decesso, secondo il sito The Punchng.comn, è stato il giornalista Osasu Obayiuwana, con un tweet, ma sottolineando che non si conoscevano le cause della morte e che sia la famiglia, sia il governo dello Zambia erano stati informati. “E’ collassato ed è morto” , ha scritto. Aggiungendo, però, che sarebbero stati guai seri per la Nigeria se all’origine ci fosse l’invasione di campo.
Un altro giornalista, Collins Poku, invece, replicando a Osasu ha dichiarato: “Il medico è stato pestato a morte, schiacciato e per questo ha perso conoscenza. Trasportato d’urgenza su un’ambulanza vicino a allo spogliatoio del Ghana si è tentato di rianimarlo e poi trasferito in ospedale”. Secondo un esperto sportivo,
Saddick Adams, citato ancora da ThePunchng, il medico sarebbe morto per infarto cardiaco.
Alla fine un comunicato del segretario generale della Federazione classistica nigeriana (NFF), Mohammed Sanusi, ha cercato di chiarire l’accaduto: “Secondo le informazioni forniteci dal nostro responsabile medico, Onimisi Ozi Salami, il dottor Kabungo è stato trovato che respirava affannosamente presso lo spogliatoio della squadra del Ghana. Ho dato subito ordine di trasportarlo in ospedale. Ma purtroppo non ce l’ha fatta”.
Un’altra testimonianza esclude ogni collegamento tra il caos selvaggio dei tifosi e il decesso del povero ex-portiere. Il medico ufficiale della partita, dottor Ozi Salami, ha dichiarato a thenff.com che l’incidente è accaduto mentre lui si dirigeva dai giocatori nigeriani per il controllo antidoping e il dottor Kabungo faceva lo stesso con quelli del Ghana.
“Ero diretto allo spogliatoio della nazionale nigeriana quando il coordinatore generale, Kabore Hubert Bosilong, del Sud Africa, ha richiamato la mia attenzione su Kabungom, che respirava con difficoltà”.
Anche il responsabile della sicurezza della Fifa, l’ugandese Dixon Adol Okello, ha assistito alla tragedia: “Abbiamo provato a rianimarlo lì per, ma quando sembrava che non stesse funzionando lo abbiamo caricato in ambulanza e portato al Cedar Crest Hospital, dove è morto. E’ un incidente molto triste e siamo sconvolti dal fatto che qualcuno abbiam insinuato che fosse stato picchiato dai tifosi. E’ una bugia, è morto per un improvviso attacco cardiaco”.
Se dunque le ombre sulla fine di Kabungo sembrano essersi dissolte, resta da vedere che provvedimenti prenderanno le autorità calcistiche dopo le follie dei tifosi inferociti per la mancata qualificazione della Nigeria. Il passaggio in Qatar è invece riuscito (oltre che al Ghana), al Marocco, alla Tunisia, al Camerun, che ha escluso la fortissima Algeria, e al Senegal, che ha eliminato a sorpresa l’Egitto della star Salah.
Costantino Muscau
muskost@gmail.com
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