Antonio Mazzeo
22 marzo 2022
Armi italiane per la Guardia pretoriana del regime saudita. L’azienda Beretta S.p.A. con sede a Gardone Val Trompia (Brescia) ha firmato un contratto per la fornitura di 3.500 mitragliatrici PMX di nuova generazione calibro 9×19 millimetri alla Guardia reale dell’Arabia Saudita, il corpo d’élite dell’esercito responsabile della protezione della famiglia reale.
Committente la Saudi General Authority for Military Industries (GAMI), l’Autorità Generale per le industrie militari dell’Arabia Saudita. Le mitragliatrici hanno la possibilità di sparare fino a 900 colpi al minuto.
Secondo il sito specializzato Edrmagazine.eu, l’accordo tra i dirigenti Beretta e i sauditi è stato sottoscritto in occasione della prima giornata del World Defense Show, la grande kermesse delle industrie militari mondiali tenutasi a Riyadh dal 6 al 9 marzo scorso.
Antonio Biondo, direttore generale vendite della società, leader nella produzione di armi leggere, ha spiegato agi inviati di Edrmagazine.eu che la mitragliatrice è stata testata per due anni dal GAMI e dagli ufficiali della Guardia reale. “Beretta ha anche ricevuto il certificato end-user e sta presentando la licenza all’esportazione alle autorità italiane prima di finalizzare l’accordo”, ha aggiunto Antonio Biondo. “Il contratto include pure una piccola quantità di accessori. Speriamo che questo sia il primo passo verso una più grande presenza della nostra società in Arabia saudita”.
Oltre alle PMX, le autorità militari saudite hanno testato altri prodotti da guerra Beretta, come le mitragliatrici della famiglia “Victrix” modello 308, 338 LM e calibro 0.50, così come i fucili da battaglia ARX200 la cui versione di ultima generazione DMR – Designated Marksman Rifle è stata presentata per la prima volta al pubblico proprio in occasione del World Defense Show.
Le mitragliatrici PMX sono in dotazione dell’Arma di Carabinieri da due anni. Adesso andranno ad armare il Reggimento della Guardia Reale dell’Arabia Saudita costituito da tre battaglioni di fanteria leggera, che oltre a garantire tutte le misure necessarie alla sicurezza e alla protezione del re e del principe ereditario in patria e all’estero, può essere impiegato direttamente in operazioni di combattimento insieme agli altri settori delle forze armate.
Al World Defense Show, oltre al Gruppo Beretta, erano presenti altre importanti industrie nazionali del comparto militare: Leonardo SpA, Fincantieri, Elettronica, Ferretti Security Division, la Federazione delle Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza (AIAD), ecc.. Tra gli ospiti d’onore negli stand di guerra bianco-rosso-verdi, il ministro saudita delle Comunicazioni e dell’Informazione tecnologica, Abdullah Al-Shawa; il presidente del board dei direttori del ministero della Difesa, Ahmed Al-Katheeb; il sottosegretario di Stato alla Difesa italiano, Giorgio Mulè (Forza Italia).
Mulè ha visitato la fiera di Riyadh domenica 6 marzo, il giorno in cui Beretta ha concluso l’accordo dei 3.500 mitragliatori PMX.
Antonio Mazzeo
amazzeo61@gmail.com
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