Africa ExPress
Riyad, 9 marzo 2022
Mentre quella che l’ONU ha definito “la peggiore crisi umanitaria del mondo” peggiora ogni giorno di più, l’Arabia Saudita ha inaugurato il più importante evento mondiale nel campo della difesa e le armi tecnologiche, sotto l’egida del P.I.F. – Public Investments Fund, Fondo di Investimento presieduto dal Principe Ereditario dell’Arabia Saudita Mohammed bin Salman e di Re Abdulaziz bin Salman, custode delle due Sacre Moschee: il “World Defense Show”.
E’ la sua prima edizione che è tenuta a Riyad, Arabia Saudita, dal 6 al 9 marzo 2022. Da ora in poi diventerà un evento biennale, che mirerà a competere con i grandi ed affermati rivali nell’attirare i principali attori dell’industria militare, della sicurezza e spaziale, come il Farnborough International Airshow o il Paris Air Show.
Visto che le spese militari globali lievitano a vista d’occhio e non conoscono crisi alcuna, è interessante l’intuizione del visionario Andrew Pearcey (CEO del World Defense Show) “Ci sono esposizioni militari in tutto il mondo e l’Arabia Saudita ha pensato bene che fosse giunto il momento di portare uno di quegli eventi qui in Arabia. Le aziende di tutto il mondo possono venire da noi per tastare il mercato, capire come fare affari qui e possano vedere di cosa sono capaci i sauditi. Vogliamo rappresentare l’intero ecosistema della filiera militare, dalle piccole aziende che forniscono le medie aziende alle medie realtà che forniscono le grandi corporations. Ci aspettiamo di vedere ordini dai grandi player del settore, ma ci aspettiamo anche risultati entusiasmanti dai competitors più piccoli”.
Il budget per la difesa dell’Arabia Saudita quest’anno è stato di 171 miliardi riyal (sigla SR, 46 miliardi di dollari circa), con una diminuzione del 10% rispetto al 2021, ma è una cifra che si colloca ancora tra le prime dieci spese militari al mondo.
Tuttavia, il World Defense Show è anche parte integrante della presentazione del settore manifatturiero della difesa nazionale in rapida crescita del Regno che intende aprirsi a tutti gli acquirenti internazionali. L’evento è gestito dal GAMI, l’Autorità Generale per le industrie militari del Regno, che amministra le aziende della difesa del Regno saudita, e ha il compito di localizzare metà della spesa militare della nazione in linea con i piani di Vision 2030 del principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman, che è finalizzato a diversificare gli introiti dell’economia saudita, non più solamente e/o principalmente dipendenti dal petrolio.
Tra le aziende blue chip presenti ci sono il gruppo brasiliano aerospaziale e della difesa Embraer, i giganti statunitensi Raytheon, General Dynamics e Lockheed Martin (che ha già annunciato di voler investire in Arabia Saudita più di 1 miliardo di dollari nella produzione militare), la cinese NORINCO e il produttore britannico Rolls Royce.
Tra i tanti espositori a contendersi la clientela anche aziende militari Russe (Almaz, IBZ, Rostec, Technodinamika, Rosoboroneexport, Russian Defence Export) e aziende miliari Ukraine (STM, STE, Progress).
In totale, l’evento, che si svolge in una struttura appositamente costruita di 800.000 mq a Riyad, ospita 800 aziende provenienti da tutto il mondo. Pearcey ha sottolineato che circa 125 di queste aziende sono aziende saudite locali che occupano circa 27.000 mq dell’area espositiva. Oltre ad ospitare grandi attori provenienti da Stati Uniti, Russia, Cina e India, l’evento include anche aziende tecnologiche che sono state recentemente scorporate da varie Università e stanno già lavorando a tecnologie aerospaziali e di difesa all’avanguardia.
Il sito dell’evento ospita anche una grande pista per aeroplani, ed include vaste aree in cui i veicoli possono essere esposti, nonché un grande centro di comando e controllo. I lavori per allestire questo grande evento sono iniziati in sordina due anni fa e le aspettative degli organizzatori sono altissime.
Secondo un rapporto della società di servizi professionali EY, come evento autonomo sarà destinato a generare importanti entrate, 700 milioni di SR in attività economiche locali entro il 2030 e si calcola che genererà almeno 4.800 posti di lavoro (tutti in Arabia Saudita).
Pearcey ha aggiunto che per questa prima edizione il suo team era composto da 120 persone, ma si è ampliato a 3.000 – 4.000 dipendenti quando l’evento ha aperto i battenti.
A latere, in concomitanza con la Giornata Internazionale della Donna, l’8 marzo, si è legato l’evento ad una conferenza ad hoc: “Le donne nella difesa” che ha incluso discussioni sulle potenziali carriere femminili nella difesa e nel campo aerospaziale con l’intervento di relatrici saudite del settore. Organizzata anche una giornata della gioventù con la partecipazione di giovani ingegneri.
Il giorno prima dell’inizio della conferenza, Riyad ha ospitato anche un forum sulla difesa, con le principali figure del settore che si sono riunite per discutere su argomenti chiave. Pearcey aveva annunciato: “da 60 a 80 aerei militari sorvoleranno la città di Riyad e creeranno davvero un grande spettacolo per il pubblico, che sarà seguito da un saluto aereo su Riyad della squadra acrobatica saudita”. Missili balistici e/o droni Huthi/iraniani permettendo…
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