MALAWI

Poliomielite ritorna in Africa, OMS conferma epidemia in Malawi

L’OMS:”Finché la poliomielite esiste nel mondo, tutti i Paesi rimangono a rischio di importazione del virus”.

Speciale per Africa ExPress
Sandro Pintus
Firenze, 23 febbraio 2022

Nel 2020 era stata confermata la sconfitta della poliomielite in Africa ma dal Malawi arrivano, purtroppo, cattive notizie. Nel Paese dell’Africa australe è ricomparsa l’insidiosa e terribile malattia responsabile della paralisi irreversibile agli arti di milioni di persone, soprattutto bambini.

Bambina con poliomielite in carrozzina (Courtesy WHO-OMS)

Nella capitale, Lilongwe, la settimana scorsa è stato scoperto un focolaio di poliovirus selvaggio di tipo 1, virus della polio che si incontra in natura. L’infezione è stata scoperta in un bambino, primo caso della malattia in Africa da oltre cinque anni. Il ceppo di poliovirus rilevato è legato a quello che circola in Pakistan.

Le dichiarazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS)

“Finché la polio esiste nel mondo, tutti i Paesi rimangono a rischio di importazione del virus – ha affermato Matshidiso Moeti, direttore regionale dell’OMS per l’Africa. – In seguito al rilevamento della poliovirus selvaggio in Malawi, stiamo prendendo misure urgenti per prevenire la sua potenziale diffusione”.

Secondo Moeti, nel continente c’è un alto livello di sorveglianza per rilevare il virus e rispondere rapidamente per proteggere soprattutto i bambini. Dopo l’annuncio del focolaio i Paesi vicini hanno intensificato la sorveglianza. L’OMS e le autorità sanitarie del Malawi stanno effettuando le valutazione del rischio e la risposta all’epidemia.

La poliomielite

Chiamata anche paralisi infantile, la poliomielite è una malattia virale acuta ad alta contagiosità che si diffonde soprattutto per via oro-fecale da individuo a individuo. Ne esistono tre ceppi che infettano e provocano la malattia soltanto negli esseri umani. Il 90 per cento delle persone contagiate è asintomatica ma l’uno per cento dei casi il virus attacca i centri motori del midollo spinale. Vengono presi di mira i neuroni motori causando debolezza e paralisi; e vengono colpiti i muscoli della respirazione il risultato è la morte.

Si conoscono tre ceppi di poliovirus selvaggio, individuali e immunologicamente distinti. Mentre il tipo 2 (WPV2) e il 3 (WPV3) sono stati debellati, il tipo 1 (WPV1) resiste. Secondo dati del “Polio global eradication initiative“. Dal 2016 al 15 febbraio 2022, i casi confermati di poliomielite nel mondo sono stati 415 . Tutti di tipo 1 e tutti nei Paesi dove la malattia è endemica: Pakistan, Afghanistan e Nigeria.

Vaccinazione contro la poliomielite

Il contributo di Mandela contro la polio

Era il 1996 quando Nelson Mandela ha lanciato uno dei suoi obiettivi: sconfiggere la poliomielite in Africa. Con la campagna “Kick Polio Out of Africa” e il supporto dei privati ha condiviso il sogno di un’Africa senza polio. In quel periodo almeno 75.000 bambini, ogni anno, rimanevano paralizzati dalla poliomielite. Grazie al grande carisma di Madiba c’è stato un immenso sforzo globale. I leader africani, gli operatori sanitari, i donatori globali e le ong si sono uniti riuscendo a far avere i vaccini antipolio a tutti i bambini africani.

Il sogno di Mandela si è realizzato. Sono stati salvati dalla polio 1,8 milioni di bambini; distribuiti 9 miliardi di dosi di vaccino anti-polio e 220 milioni di bambini vaccinati ogni anno.

Sandro Pintus
sandro.p@catpress.com
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Sandro Pintus

Giornalista dal 1979, ha iniziato l'attività con Paese Sera. Negli anni '80/'90 in Africa Australe con base in Mozambico e in seguito in Australia e in missioni in Medio Oriente e Balcani. Ha lavorato per varie ong, collaborato con La Repubblica, La Nazione, L'Universo, L'Unione Sarda e altre testate, agenzie e vari uffici stampa. Ha collaborato anche con UNHCR, FAO, WFP e OMS-Hedip.

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