Antonio Mazzeo
Gennaio 2022
Nuovi affari del complesso militare-industriale italiano con il ricco Qatar.
Il gruppo industriale Leonardo S.p.A. ha confermato al sito specializzato Defense News la consegna, pochi mesi fa, di sei caccia addestratori avanzati M-346 “Master” all’Aeronautica militare qatarina.
Leonardo aveva mantenuto segreta la vendita all’emirato, ma dopo la pubblicazione di alcune foto di una parata militare con gli M-346 con le insegne della Qatar Emiri Air Force, ha ammesso la consegna “nell’ambito dell’accordo sottoscritto da Italia e Qatar nel novembre 2020 che consente la formazione dei piloti qatarioti nella scuola di volo realizzata da Leonardo e dall’Aeronautica italiana”. Sempre secondo Defense News, i caccia potrebbero far rientro in Italia per finalizzare le attività addestrative del personale dell’emirato.
L’accordo tecnico Italia-Qatar è stato stipulato a Doha il 10 novembre 2020 e prevede la formazione dei qatarioti per i prossimi cinque anni nelle maggiori basi aeree italiane e presso il nuovo polo integrato di addestramento al volo costituito dall’International Training Flight School di Galatina (Lecce), dallo scalo di Decimomannu (Cagliari) e dal poligono di Salto di Quirra, ancora in Sardegna.
A Decimomannu, in particolare, Leonardo S.p.A. e l’Aeronautica Militare hanno avviato a fine 2020 il potenziamento delle infrastrutture (investimenti per oltre 40 milioni di euro) per ospitare una grande Scuola Internazionale di Addestramento al Volo per i piloti dei cacciabombardieri di ultima generazione come gli Eurofighter “Typhoon” e gli F-35. Elemento chiave del sistema sarà proprio il caccia-addestratore leggero T-346A di Leonardo, dotato di sofisticati sensori e contromisure elettroniche.
Il Qatar attenzionava da tempo l’M-346 “Master”. Nel 2018 il velivolo era stato presentato ai vertici delle forze armate dell’emirato nel corso di un tour promozionale organizzato da Leonardo e dall’Aeronautica italiana. L’anno successivo era seguita una duplice visita della forza aerea qatariota nella base aerea di Galatina per assistere dal vivo alle operazioni dei caccia.
L’M-346 è un velivolo bimotore e biposto con un’apertura alare di poco inferiore ai 10 metri; può raggiungere una velocità massima in volo di 1.093 km/h, a una quota operativa di 13.715 metri sul livello del mare. Realizzato negli stabilimenti Leonardo di Varese-Venegono, il “Master” è considerato il “più avanzato” velivolo per l’addestramento dei piloti. Recentemente è stata varata una versione del velivolo (l’M-346FA) per le azioni di combattimento e attacco con missili aria-aria o per i bombardamenti contro obiettivi terrestri con munizioni di caduta da 500 libbre.
Con la commessa al Qatar, sono 82 i caccia-addestratori venduti da Leonardo a clienti esteri: tra essi compaiono le forze armate di Singapore (12 velivoli), Polonia (16), Israele (30) e Turkmenistan (6). Con Grecia, Nigeria e Colombia sono in corso febbrili trattative che potrebbero concludersi da qui a pochi mesi.
L’11 dicembre 2021 il consorzio europeo NHIndustries costituito da Airbus Helicopters (62,5%), GKN Fokker (5,5%) e Leonardo (32%) ha consegnato alle forze armate del Qatar un elicottero militare da trasporto tattico NH-90, il primo di una commessa di 28 velivoli bimotore multiruolo del valore di oltre 3 miliardi di euro. L’elicottero, prodotto nello stabilimento francese di Marignane di Airbus Helicopters, è in versione TTH per compiti terrestri; ad esso seguirà la consegna del primo velivolo destinato alle operazioni navali (versione NFH – Nato Frigate Helicopter) in produzione nello stabilimento Leonardo di Venezia-Tessera.
Il contratto tra NHIndustries e Qatar è stato firmato nel 2018 e prevede la fornitura entro la fine del 2025 di 16 aeromobili NH-90 in versione TTH e 12 in versione NFH. Leonardo opera in qualità di prime contractor con la responsabilità per la gestione del programma, l’assemblaggio finale e la consegna dei 12 elicotteri per la Marina, più la fornitura di servizi di supporto e addestramento per gli equipaggi e i tecnici addetti alla loro manutenzione. All’holding italiana è stata attribuita anche la realizzazione di radar, sensori elettro-ottici, sistemi video ed identificazione e quelli per la gestione dei sistemi d’arma degli elicotteri (missili aria-superficie e siluri per il contrasto a minacce navali e sottomarine).
“Il rapporto con il Qatar ha radici solide”, spiega il management di Leonardo. “L’azienda è responsabile dell’elettronica per la gestione del traffico aereo e delle apparecchiature meteorologiche per l’aeroporto internazionale di Hamad, cui recentemente si è aggiunto un radar di sorveglianza per le operazioni di avvicinamento”.
“Sono già oltre 40 gli elicotteri Leonardo AW139 e AW189 impiegati nel Paese sia per applicazioni civili sia militari”, aggiunge il gruppo italiano. “Leonardo è attivo anche nel settore navale, con sistemi e sensori di nuova generazione a bordo delle nuove navi del Qatar e con equipaggiamenti per la sicurezza delle acque territoriali, ed è responsabile di un radar per la sorveglianza e la difesa aerea del Paese. Leonardo è coinvolta, inoltre, in attività legate alle infrastrutture per la Coppa del Mondo FIFA 2022”.
Meno di un anno fa il gruppo ha firmato un accordo con la Qatar Foundation for Education, Science and Community Development (organizzazione presieduta da Mozah bint Nasser al-Missned, madre dell’emiro Tamim bin Hamad al-Thani), per l’addestramento di studenti ed operatori “contro le minacce e gli attacchi informatici” presso l’Istituto di ricerca informatica del Qatar.
Antonio Mazzeo
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Grazie Draghi.... Anche in questo modo si aiuta l'Italia.