Cornelia I. Toelgyes
29 gennaio 2022
Lo scorso novembre l’Uganda ha dato il via alla sua prima banca di latte materno. Fortemente voluto anche dal ministero della Sanità pubblica, il prezioso “banco” è stato però realizzato grazie a donazioni e raccolte fondi.
La Banca del latte materno è un punto di raccolta del latte donato da madri diverse e distribuito gratuitamente, dopo opportuno trattamento, ai piccoli pazienti che ne hanno bisogno.
Il nuovo centro si trova al Saint Francis Nsambya Hospital, che dispone anche di un reparto di terapia intensiva neonatale, situato nella periferia di Kampala, la capitale del Paese.
Molte mamme si sono rese disponibili immediatamente per donare il proprio latte in eccesso, per aiutare soprattutto i bambini nati prematuri, in quanto la montata lattea delle loro madri è spesso condizionata negativamente dallo stress della nascita pretermine.
Altre mamme, invece, non hanno latte a sufficienza o ne sono prive completamente. Specie i bambini gracili, critici e/o sofferenti, necessitano del prezioso siero umano, perché li protegge da infezioni gravi e, inoltre, è stato dimostrato scientificamente che incentiva lo sviluppo neurologico, specie nei nati pretermine, cioè prematuri nati prima della trentasettesima settimana di gestazione.
Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda che i bambini nati con un peso inferiore a 2,5 chilogrammi (sono circa 20 milioni all’anno a livello globale) vengano nutriti immediatamente con latte umano.
La banca di latte materno ugandese dispone di tutte le apparecchiature più sofisticate per la pastorizzazione, sterilizzazione e conservazione a lungo termine. Ora il governo di Kampala spera di poter aprire altre strutture del genere in tutto il Paese, per arginare le morti dei bambini nati prematuri.
In base alle informazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno muoiono almeno 800 mila bambini per mancanza di allattamento al seno / latte materno, le cui proprietà non sono paragonabili a quello artificiale, prodotto dalle multinazionali.
Una delle prime banche di latte materno del continente africano è stata inaugurata a Capo Verde nel 2011 grazie a una collaborazione tecnica promossa dal Brasile. Sotto la stessa regia, nel 2019 ne sono state aperte altre due, una in Mozambico e l’altra in Angola.Tutti Paesi di lingua portoghese. Nello stesso anno è diventata operativa anche una a Nairobi, Kenya. Il personale keniota è stato mandato in Sudafrica per un tirocinio specifico. La nazione dell’Africa australe è pioniere nel settore nel continente e dispone già di una trentina di strutture su tutto il suo territorio.
In Italia le BLUD (Banche di latte umano donato) sono strutture generalmente correlate ai reparti di terapia intensiva e di patologia neonatale. In tutta l’Europa esistono 280 di tali centri. La civilissima Svizzera ne dispone di 8, tutte distribuite nella parte di lingua tedesca, e, solo a giorni, sarà inaugurata la prima nella Svizzera francese, al Centro ospedaliero universitario vodese (CHUV) di Losanna.
Cornelia Isabel Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
@cotoelgyes
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