Costantino Muscau
8 gennaio 2022
Il Marocco si è portato tonnellate di cibo e dolci, letti, lenzuola e materassi, cuochi, camerieri e agenti della sicurezza. I Leoni dell’Atlante non devono essere avvicinati né contaminati da niente e da nessuno a Yaoundé prima della sfida calcistica con il Ghana, lunedì 10 gennaio nel tardo pomeriggio.
Gli Squali Blu, ovvero la squadra di Capo Verde, che domenica se la deve vedere contro l’Etiopia, hanno il proprio allenatore contagiato, Pedro Leitao Brito, per tutti noto come Bubista, 52 anni, e altri 20 tra giocatori e membri dello staff.
Non stanno meglio il Senegal, che parte tra i favoriti, la Tunisia, il Malawi, la Costa d’Avorio. Per non parlare del Gabon: il celebre capitano delle Pantere (soprannome calcistico di questa nazionale ), Pierre Emerick Aubameyang, 32 anni, attaccante dell’Arsenal, il collega (ex Juventus) Mario Lemina, 28, centrocampista del Nizza e l’assistente allenatore Anicef Yala, sottoposti, all’aeroporto di Nsimalen, a tamponi antigenici come tutti i tifosi e i componenti le delegazioni internazionali, sono risultati positivi.
Nel 2021 è arrivata la pandemia ad aggravare la situazione, a far rinviare il campionato e i dubbi e gli effetti sono lì che incombono su un appuntamento che il Camerun aspettava da 50 anni.
Ma come se non bastasse, si è scatenata la protesta dei club europei costretti a privarsi di tanti giocatori, spesso dei migliori.
Solamente dalla Francia ne arrivano 58, dal Regno Unito 34, dall’Italia più di 20, dalla Spagna 11. Senza dimenticare quelli che vengono dalla Germania, dalla Svizzera, dalla Grecia, dal Belgio, dalla Cina, dalla Russia, dagli Stati Uniti…Solamente dall’Italia sono giunti in Camerun algerini, ivoriani, gambiani, ghanesi, guineani, marocchini, maliani, nigeriani, senegalesi, tunisini, camerunensi…
Una sterminata legione straniera che torna a casa tra i malumori dei grandi club europei, che sono arrivati a contestare la data della competizione in quanto dannosa per i loro interessi particolari. Una critica respinta da Samuel Eto’o, 40 anni, leggenda del calcio camerunense, ora dirigente federale del suo Paese: “Se gli europei hanno potuto disputare il loro torneo in piena pandemia questa estate, perché non possiamo farlo noi africani in Camerun?”
Dall’egiziano Mohamed Salah del Liverpool, agli ivoriani Bailly del Manchester United e Kessie’ del Milan, ai senegalesi Sadio Mane ((Liverpool) e Kalidou Kulibaly (Napoli), agli algerini Bennacer (Milan). Senza trascurare alcun emergenti, indicati da Al Jazeera, quali Herve Koffi, 25 anni, portiere del Burkina Faso, che gioca a Charleroi in Belgio; Achraf Hachimi, 23, difensore marocchino del Paris Saint- Germain; il gambiano Musa Barrow, 23, attaccante del Bologna…
Lo spettacolo è assicurato. All’ombra minacciosa del virus.
Costantino Muscau
muskost@gmail.com
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