Sandro Pintus
Firenze, 6 gennaio 2022
Non sepoltura né cremazione. Le ultime volontà dell’arcivescovo Desmond Mpilo Tutu, sono state per l’acquamazione. Michael Weeder, decano che ha celebrato la messa di requiem per l’arcivescovo, ha detto che questa decisione è “ciò a cui aspirava come eco-guerriero”. L’acquamazione è, infatti, considerata un’alternativa ecologica alla cremazione.
Desmond Tutu è stato il grande mediatore nel difficile passaggio dal governo bianco dell’apartheid al governo della “Rainbow Nation” (Nazione arcobaleno) di Nelson Mandela. Insignito del Premio Nobel per la Pace (1984), lottava per la convivenza pacifica e armoniosa fra le diverse etnie del Sudafrica
Per la sua morte, avvenuta il 26 dicembre scorso a Città del Capo, aveva insistito per avere un funerale sobrio. “Nessuna ostentazione o spesa sontuosa per la cerimonia. La bara più economica disponibile e un bouquet di garofani della sua famiglia” – aveva chiesto.
Desmond Tutu per 35 anni ha servito come arcivescovo la diocesi anglicana di Città del Capo. I suoi resti verranno interrati dietro il pulpito della Cattedrale di San Giorgio, dove sono stati celebrati i suoi funerali.
Se per la cremazione si usa il fuoco, per l’acquamazione, come si capisce dalla parola, si utilizza l’acqua. Il termine tecnico è idrolisi alcalina, un processo chimico-fisico chiamato anche bio-cremazione o cremazione verde. Infatti le emissioni di CO2 sono il 10 per cento rispetto alla cremazione.
L’acquamazione, oltre che più ecologica, è più economica sia della tumulazione classica che della cremazione. Secondo un’indagine dell’Organizzazione olandese per la ricerca scientifica applicata (NTO) il Report 2014 elenca dati interessanti. La sepoltura classica ha un impatto economico medio sull’ambiente equivalente a 63,66 euro; la cremazione arriva e 48,47 euro mentre l’impatto dell’acquamazione è solo 2,59 euro.
L’idrolisi alcalina viene utilizzata soprattutto per gli animali domestici come cani e gatti che ormai fanno parte della famiglia, Più difficile che venga accettata dagli esseri umani, almeno per il momento anche sta aumentando il numero delle persone che cominciano a farne uso. Per il momento esistono 14 centri che la offrono come alternativa alla cremazione: 7 in tre province del Canada e sette in cinque Stati degli USA.
Forse l’esempio di Desmond Tutu può aiutare a convincere gli scettici e gli ecologisti.
Sandro Pintus
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Crediti immagini:
– Desmond Mpilo Tutu
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