Antonio Mazzeo
29 dicembre 2021
I reparti d’élite dell’Aeronautica Militare italiana sono stati schierati per un mese in Qatar in occasione della competizione calcistica FIFA Arab Cup cui hanno partecipato 16 squadre del mondo arabo in vista dell’appuntamento mondiale del 2022.
“Dal 23 novembre al 20 dicembre l’Aeronautica è stata chiamata a supporto delle Forze Armate del Qatar , attraverso il dispiegamento di un Task Group Counter-Unmanned Aerial Anti-drone System (C-UAS) per la difesa contro la minaccia derivante dai cosiddetti mini e micro droni”, afferma lo Stato Maggiore della Difesa. Nello specifico è stato rischierato a Doha il sistema anti-drone fisso ACUS (AMI Counter UAS), costituito da un dispositivo radar di rilevamento e da sofisticate apparecchiature per l’interdizione elettronica, congiuntamente a sistemi jammer portabili, disturbatori di frequenza.
Complessivamente alla missione anti-droni hanno partecipato trenta militari provenienti dal 16° Stormo “Protezione delle Forze” di Martina Franca (Fucilieri dell’Aria) e operatori del settore Force Protection appartenenti al 4° Stormo dell’Aeronautica di Grosseto, al 6° Stormo di Ghedi (Brescia) e al 32° Stormo di Amendola (Foggia).
“Le capacità C-UAS comprendono l’acquisizione di tecnologie per l’avvistamento e l’eventuale neutralizzazione di droni anche di piccolissime dimensioni che sorvolano a bassa quota aree sensibili o interdette quali le installazioni militari, per la protezione del personale che in esse opera e dei beni materiali ivi custoditi”, spiega ancora la Difesa.
“L’attività in Qatar è stata una importante esperienza di cooperazione internazionale nonché di dimostrazione delle capacità C-UAS, rese sempre più necessarie dal proliferare di attività illegali condotte con l’utilizzo di sistemi a pilotaggio remoto che, per le loro dimensioni, risultano non solo di difficile visualizzazione con i tradizionali sistemi di sorveglianza e rilevamento, ma anche di complesso contrasto con velivoli o elicotteri convenzionali”.
Il Task Group italiano schierato in Qatar per il test generale di “protezione anti-droni” in vista del Campionato mondiale di calcio 2022, opera stabilmente in Kuwait alle dipendenze dell’IT NCC Air (Italian National Contingent Command Air), il comando dell’Aeronautica Militare costituito il 17 ottobre 2014 nell’ambito dell’operazione multinazionale Inherent Resolve (a guida USA) contro le milizie dello Stato islamico in Iraq e Siria.
“L’IT NCC/TFA Kuwait concorre mediante l’impiego dei propri assetti Intelligence, Surveillance and Reconnaissance – caccia Tornado e droni Predator – alla definizione della consapevolezza della situazione della Coalizione”, afferma il Ministero della Difesa. “Il flusso di video ed immagini ad alta risoluzione acquisiti dalle piattaforme aeree viene canalizzato alla cellula Intelligence I2MEC per estrarre il contributo informativo necessario alla condotta delle operazioni della Coalizione”.
Al Comando dell’Aeronautica in Kuwait sono stati assegnati pure un aereo cisterna KC 767A per il rifornimento in volo e “l’estensione di autonomia e raggio d’azione” dei cacciabombardieri delle forze alleate, nonché un velivolo C-27J “Spartan” (prodotto da Leonardo S.p.A.) per le missioni di sorveglianza e guerra elettronica in territorio iracheno.
Nelle prossime settimane sarà pure attivata nello scalo aereo di Alì Al Salem – sede dell’IT NCC Air – una batteria contraerea superficie-aria con capacità antimissilistiche “SAMP/T”. “Si consentirà così di potenziare la difesa integrata dello spazio aereo kuwaitiano grazie ad un sistema missilistico di ultima generazione integrato nel sistema di difesa della Coalizione Inherent Resolve, caratterizzato da un’elevata mobilità tattica”, spiega il Ministero della Difesa.
Sviluppato a partire dai primi anni 2000 nell’ambito del programma italo-francese FSAF (Famiglia di Sistemi Superficie Aria), il SAMP/T si caratterizza operativamente per i “ridotti tempi di reazione contro la minaccia aerea, elevata mobilità e possibilità di adeguare il dispositivo secondo tempi commisurati alla dinamicità della manovra”. Attualmente l’Esercito italiano ha in dotazione cinque batterie SAMP/T presso il 4° Reggimento artiglieria controaerei di Mantova.
A riprova di come si sia cementata la partnership militare tra Italia e Qatar va aggiunto che contemporaneamente allo schieramento del Task Group anti-droni per la competizione calcistica FIFA Arab Cup, una delegazione del Joint Warfare Training Center delle forze armate qatarine, accompagnate dal generale Al-Mohannadi Ali Abdulaziz (rappresentante militare dell’emirato presso la NATO) è stata ospitata presso il NATO Modelling & Simulation Centre of Excellence, il Centro di formazione d’eccellenza dell’Alleanza Atlantica operativo presso la cittadella militare della Cecchignola a Roma.
“La visita è inserita in un ampio programma di cooperazione da parte della Difesa del Qatar con il mondo della Difesa occidentale ed i membri della coalizione NATO”, spiega lo Stato Maggiore italiano. “La rappresentanza del Qatar ha assistito ad una presentazione sul Centro, la sua missione e le sue capacità, partecipando a dimostrazioni sui diversi progetti di ricerca in corso. In tale contesto il Modelling & Simulation rappresenta uno strumento essenziale per supportare l’Alleanza e renderla sempre più forte e per fronteggiare alcune delle sue sfide più difficili”.
Al NATO Modelling & Simulation Centre of Excellence di Roma, oltre alle forze armate italiane, partecipano quelle di Stati Uniti, Germania, Repubblica Ceca e Canada.
Antonio Mazzeo
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