Africa ExPress
8 dicembre 2021
Un terribile incendio nella prigione centrale della capitale del Burundi, ha causato la morte di 38 detenuti, altri 69 sono gravemente feriti. Lo ha fatto sapere il vice-presidente del Paese, Prosper Bazombanza.
La catastrofe si è consumata martedì nel penitenziario di Gitega, nel braccio maschile; infatti la maggior parte delle vittime sono uomini, le donne sono detenute in un altro padiglione della galera. Il vice presidente e quattro ministri – i capi dei dicasteri della Giustizia, degli Interni, della Sanità e della Solidarietà – si sono precipitati sul luogo della sciagura, non appena appresa la notizia.
Finora non sono note le cause che hanno provocato l’incendio, scoppiato alle 04.00 del mattino, sorprendendo i detenuti nel sonno. Alcuni prigionieri, raggiunti telefonicamente dai reporter della France Presse hanno riferito di aver visto bruciare parti dell’edificio della prigione. Uno di loro avrebbe riferito di aver temuto di morire arso vivo e alla sua richiesta di aprire le porte, i secondini avrebbero risposto: “No, non possiamo, sono gli ordini che abbiamo ricevuto”. Alcuni compagni di prigionia sono poi morti davanti ai suoi occhi.
I sopravvissuti sono tutti sotto shock, e secondo altri testimoni, i pompieri sarebbero arrivati solamente due ore dopo lo scoppio del devastante incendio. Alcune fonti hanno riferito, che diversi prigionieri sarebbero riusciti a scappare e sono tutt’ora ricercati.
Nell’agosto scorso si è verificato un altro incendio nella stessa prigione, allora non ci sono state vittime e allora il rogo è stato causato da un corto circuito. Sta di fatto che la casa circondariale è sovraffollata. E’ stata costruita per 400 galeotti, al momento della catastrofe ne ospitava 1.539.
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