Speciale per Africa ExPress
Cornelia I. Toelgyes
28 novembre 2021
Il gruppo consultivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato la nuova variante di COVID-19, rilevata per la prima volta in Sudafrica, nella provincia di Gauten, dove si trovano la capitale amministrativa Pretoria e quella economica, Johannesburg, come un virus altamente trasmissibile e preoccupante. Gli scienziati lo hanno denominato “Omicron” in base al sistema delle lettere greche.
Finora non si conosce molto della nuova variante. Si sa che le proteine spikes (che decorano la superficie del virus formando delle protuberanze caratteristiche, facendolo sembrare una corona e da cui il nome coronavirus) di omicron presentano oltre 30 mutazioni. Ora bisogna capire in dettaglio cosa succede, si teme che omicron possa comportare maggiori rischi di delta, apparso per la prima volta in India.
Gli esperti stanno monitorando omicron, si suppone che ci siano maggiori rischi di potersi infettare nuovamente, ma ci vorranno settimane per capire se gli attuali vaccini siano sufficientemente efficaci.
Intanto molti Paesi hanno già preso misure precauzionali per arginare la trasmissione di omicron. I voli da e per gli Stati dell’Africa meridionale sono stati bloccati, malgrado le indicazioni di OMS e dei maggiori esperti scientifici in materia di virus, che hanno esitato ad evitare reazioni eccessive prima che la nuova variante sia stata studiata a fondo.
Il mondo ha paura, in poco meno di due anni la pandemia ha ucciso oltre 5 milioni di persone, dunque i governi corrono ai ripari per salvare economia e persone.
Ma il Sudafrica non ci sta. Il ministro della Sanità sudafricano, Joe Phaahla, ha apostrofato i provvedimenti come “ingiusti e controproducenti” e ha sottolineato: “Alcuni Paesi hanno avuto fino a 50mila di casi al giorno senza far nulla. Ora reagiscono in modo così draconiano”.
Intanto venerdì sono stati registrate quasi 3.000 infezioni nel Paese dell’Africa australe, fino a quindici giorni fa erano meno di 300 al giorno.
Anche Tulio Oliveira, stimato virologo, che ha reso noto per primo la scoperta della nuova variante, ha criticato aspramente la sospensione dei voli. Durante una conferenza stampa ha sottolineato espressamente : “A volte si viene puniti per essere trasparenti”. Ha poi aggiunto di non essere convinto che i divieti di viaggio siano efficaci, citando gli Stati Uniti, prima Nazione ad aver bloccato i viaggi da e per la Cina all’inizio della pandemia, ma ha finito per ritrovarsi con il maggior numero di infezioni.
Ha poi ricordato che dal punto di vista scientifico queste precauzioni non hanno molto senso.
Gli scienziati insistono sulle vaccinazioni. Tutti devono avere la possibilità di vaccinarsi. Il virus si evolve rapidamente proprio perchè a livello mondiale la percentuale delle persone vaccinate è ancora bassa, tutti devono avere accesso alla prevenzione contro il covid. “Ecco perché parliamo del rischio di apartheid dei vaccini”, ha detto ai reporter di Reuters, Richard Lessells, un esperto di malattie infettive, che si occupa prevalentemente del rilevamento delle varianti.
Intanto alcuni casi di positivi Omicron sono stati registrati in diversi Paesi europei e i governi stanno prendendo le contro misure per arginare i contagi.
L’Unione Europea ha bandito gli arrivi dal Sudafrica e dai Paesi limitrofi (eSwatini, Lesotho, Botswana, Namibia, Zambia e Malawi).
La Gran Bretagna ha inserito nella lista rossa, partire da oggi, oltre al Sudafrica, anche eSwatini, Lesotho, Botswana, Namibia, Zambia, Malawi, Angola, Zimbabwe e Mozambico. I viaggiatori residenti in Gran Bretagna e Irlanda dovranno restare in quarantena per 10 giorni in un albergo covid approvato dal governo. Ai non residenti, invece, non è concesso entrare nel Paese.
Anche gli Stati Uniti e il Canada hanno adottato restrizioni. Il Brasile ha chiuso le proprie frontiere a 6 Paesi della regione sudafricana, l’Australia con 9.
Con oggi anche le Mauritius hanno sospeso tutti voli da e per il Sudafrica. Ai passeggeri che sono stati in Sudafrica, Botswana, eSwatini, Lesotho, Namibia e Zimbabwe sarà vietato l’ingresso o il transito nello Stato insulare.
La Sud Corea ha annunciato che i visti per i passeggeri provenienti da 8 Paesi dell’Africa meridionale saranno molto limitati, mentre i residenti di ritorno dalla regione, dovranno stare in quarantena.
Qatar Airways non accetta passeggeri provenienti dal Sudafrica, Zimbabwe e Mozambico.
L’unica eccezione è l’India. Il primo ministro, Narendra Modi, pensa di riaprire i voli da e per i Paesi a rischio, ma impone maggiori controlli alle frontiere.
Anche il Giappone impone una quarantena di 10 giorni per tutti viaggiatori provenienti dall’Africa australe e maggiori controlli alle frontiere.
Lo Sri Lanka non accetta più persone provenienti dai Paesi dell’Africa australe a partire da lunedì. Già ieri sono stati bloccati diversi viaggiatori, e sono stati costretti a una quarantena di 14 giorni.
Con dicembre la Thailandia vieterà l’ingresso a tutte le persone provenienti da 8 Paesi africani. Mentre Israele ha chiuso i voli praticamente con tutto il continente, eccetto i Paesi del nord Africa.
Cornelia I. Toelgyes
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