Africa ExPress
20 novembre 2021
Da settimane la Repubblica di Mauritius, l’isola Stato nell’Oceano indiano, sta lottando contro una nuova recrudescenza della pandemia.
Il sistema sanitario è in ginocchio. Lo ha confermato lo stesso ministro della Sanità, Kailesh Jagutpal. Dall’inizio della pandemia sono stati registrati 18.769 casi, su una popolazione di poco più di 1.26 milioni di abitanti. Il virus non rallenta la sua corsa, ieri sono stati rilevati 138 nuovi positivi, con 71 ricoveri. Eppure il 67 per cento della popolazione ha già ricevuto due dosi di vaccino. Jagutpal, in un suo intervento al Parlamento ha precisato che finora sono morte 240 persone, tra queste 61 sarebbero decedute in ospedale malgrado doppia vaccinazione.
Ora mancano ossigeno e respiratori. Il governo di Port Louis ha chiesto aiuto alla vicina isola La Riunione – dipartimento francese nell’Oceano Indiano – che ha promesso di inviare 20 tonnellate di ossigeno, nonchè 10 respiratori, un medico rianimatore esperto e un’infermiera specializzata, per assistere e supportare i colleghi mauriziani.
Per arginare i contagi, dal 12 novembre scorso il governo ha imposto severe misure restrittive in vigore fino al 13 dicembre. Tutte le scuole, eccetto gli asili nido, sono state chiuse, le lezioni proseguono con la didattica a distanza. Vietata l’apertura di bar e discoteche; spettacoli, concerti e competizioni sportive sono stati sospesi. Il numero dei partecipanti a matrimoni e funerali è stato limitato, mentre le spiagge restano aperte.
Il 15 novembre Washington ha inviato un secondo lotto di vaccini alle Mauritius, raggiungendo così un totale di 183.690 Pfizer-BioNTech COVID-19 dosi.
Turisti e viaggiatori sono esenti dalle restrizioni. Le Mauritius hanno riaperto le frontiere il 1°ottobre di quest’anno dopo 18 mesi di chiusura. Questo lungo periodo ha pesantemente penalizzato l’economia del Paese, giacchè tra le maggiori entrate figurano turismo e servizi finanziari. L’isola è anche considerata uno dei più sicuri paradisi fiscali sia per le società sia i patrimoni individuali.
Gli alberghi sono esclusi dalle misure anti-covid imposte dal governo. I turisti possono godere di una vacanza sull’isola, purchè vaccinati e in possesso di un test molecolare negativo, eseguito al massimo 72 ore prima dello sbarco, aereo o navale. Dovranno sottoporsi poi a un secondo test due giorni dopo il loro arrivo e a un terzo al quinto giorno della loro permanenza alle Mauritius. Se risultano comunque negativi all’entrata nel Paese, potranno muoversi liberamente appena messo piede nel Paese.
Secondo quanto riportato dal governo, in poco più di un mese sono arrivati oltre 70 mila viaggiatori e solo 5 tra questi sono risultati positivi al covid, tutti asintomatici e vaccinati. Purtroppo, secondo il regolamento, sono stati costretti a passare il loro soggiorno in quarantena, nelle proprie camere d’albergo.
Malgrado l’escalation dei contagi, come spiega la nota qui sopra, finora la Farnesina non ha emesso restrizioni verso le Mauritius, purché si tratti di viaggi organizzati e gestiti da operatori turistici. A tutt’oggi nella pagina istituzionale del nostro ministero degli Esteri “Viaggiare sicuri”, secondo l’aggiornamento del 30 settembre 2021 da cui è ripreso il documento che vedete, l’isola Stato dell’Oceano indiano è tra i corridoi turistici Covid-free.
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Coronavirus: Mauritius rispedisce al mittente 40 turisti italiani