Speciale per Africa ExPress
Antonio Mazzeo
19 novembre 2021
L’escalation repressiva nella Repubblica Araba d’Egitto, le complicità e i depistaggi delle autorità di polizia nel barbaro omicidio di Giulio Regeni e l’ingiusta carcerazione di Patrick Zaki, studente dell’Università di Bologna, non preoccupano per nulla i manager della maggiori industrie belliche italiane.
Caccia, elicotteri, droni, missili, unità navali, cannoni, carri armati, blindati, radar e sistemi di telecomunicazione made in Italy faranno bella mostra di sé a Egypt Defence Expo – EDEX, l’esposizione internazionale delle industrie di guerra che si terrà al Cairo dal 29 novembre al 2 dicembre 2021 con il patrocinio del presidente Abdel Fattah Al-Sisi, del Ministero della difesa e del Comando Supremo delle forze armate egiziane.
Alla seconda edizione della Egypt Defense Expo è prevista la partecipazione di oltre 400 espositori internazionali, intenzionati a farsi una spietata concorrenza per presentare e piazzare i loro strumenti di morte ai visitatori che accorreranno alla kermesse: capi di stato e ministri del continente africano e del Medio oriente, generali e ammiragli, società contractor del settore sicurezza.
Principale sponsor della fiera d’armi egiziana sarà l’holding della cantieristica nazionale Fincantieri S.p.A., controllata per il 71,6% dallo Stato italiano tramite la Cassa Depositi e Prestiti. La società leader nella progettazione e realizzazione di unità navali da trasporto e da crociera, ha indirizzato la propria produzione al settore militare accrescendo contestualmente le esportazioni ai regimi nordafricani e mediorientali più autoritari. Tra i migliori (o più correttamente peggiori) clienti di Fincantieri c’è proprio l’Egitto del dittatore-generale Al-Sisi. Nell’ultimo biennio sono state consegnate alla Marina militare egiziana due fregate multimissione FREMM (classe Bergamini), ammodernate ed equipaggiate nel cantiere navale di Muggiano-La Spezia.
Per le due fregate l’Egitto ha sborsato poco meno di un miliardo di euro. Esse hanno un dislocamento a pieno carico di 6.500 tonnellate, una lunghezza di 144 metri e possono raggiungere una velocità di 27 nodi con un’autonomia di crociera massima di 6.800 miglia. Le unità sono armate “con i più moderni sistemi da combattimento globale e tecnologici”, come spiegano i manager di Fincantieri: cannoni Leonardo da 127/64 mm e Super Rapido da 76/62 mm, missili superficie-aria MBDA SAAM-ESD ed Aster, ecc.. Con la supersponsorizzazione di EDEX 2021, il gruppo cantieristico spera di chiudere in tempi brevi la trattativa per la fornitura agli egiziani di altre quattro fregate multi missione e di una ventina di pattugliatori d’altura.
Altro importante gruppo industriale-militare nazionale che sarà presente alla fiera della morte del Cairo è Leonardo S.p.A. (ex Finmeccanica), controllata per il 39% dal Ministero dell’economia e delle finanze. Nell’ultimo quinquennio Leonardo ha esportato al Ministero della difesa egiziano 32 elicotteri AgustaWestland, 24 di tipo AW149 multiruolo e 8 AW189, per un valore complessivo di 871,7 milioni di euro.
L’elicottero AW149 è stato progettato per svolgere numerose missioni militari, tra le quali il trasporto truppe, il rifornimento e il trasporto carichi, l’intervento medico e l’evacuazione di feriti, le operazioni delle forze speciali e di ricerca e salvataggio (SAR); il supporto aereo e la scorta armata; il comando e controllo (C2), l’intelligence, la sorveglianza e il riconoscimento. Il velivolo può trasportare sino a 18 passeggeri o 12 soldati completamente equipaggiati e, in alternativa, carichi sino a 2.720 kg. Può essere armato con mitragliatrici da 7,62 mm o da 12,7 mm; pod esterni con cannoni da 20 mm; lanciarazzi o missili anticarro. La versione AW189 presenta le stesse qualità tecniche dell’AW149 e di norma viene utilizzata per il trasporto del personale VIP.
Anche i manager di Leonardo si presenteranno al Cairo con la speranza di concludere lucrosissimi affari con i militari egiziani: in ballo c’è la commessa per 24 cacciabombardieri Eurofighter “Typhoon” (prodotti dall’omonimo consorzio europeo di cui il gruppo italiano controlla il 21% delle quote sociali) e per 24 caccia da addestramento piloti e da combattimento Alenia Aermacchi M-346 “Master” (questi velivoli sono già in dotazione alle Aeronautiche militari di Italia e Israele).
A EDEX 2021 Leonardo-Finmeccanica allestirà stand espositivi anche con due importanti società partecipate, Leonardo DRS (produttrice di sofisticate tecnologie militari e d’intelligence, con quartier generale a Parsippany, New Jersey) ed MBDA, il maggiore consorzio industriale missilistico europeo (in mano a Leonardo per il 25% e per la restante parte ad Airbus Group e BAE Systems). MBDA è platinum sponsor della fiera delle armi di Al-Sisi & C., accanto al colosso aerospaziale francese Dassault Aviation, altro fornitore strategico di sistemi bellici al regime egiziano.
Nei mesi scorsi il consorzio ha venduto al Paese nordafricano una partita di missili superficie-aria VL MICA NG che saranno utilizzati dalle corvette della classe “Gowind” in fase di realizzazione nei cantieri di Alessandria d’Egitto e dalle fregate della classe “MEKO A-200” ordinate dalla Marina egiziana in Germania. MBDA ha venduto all’Egitto pure una cinquantina di missili da crociera a lungo raggio “SCALP” per armare i cacciabombardieri Rafale ed Eurofighter “Typhoon” e i sistemi missilistici superficie-aria VL-MICA SAM ad uso navale.
Tra le industrie italiane che saranno presenti alla seconda edizione di EDEX compare Elettronica S.p.A., tra le maggiori produttrici al mondo di sistemi di difesa e attacco elettronici, cyber security, tecnologie elettro-ottiche e a infrarossi, apparecchiature di sorveglianza e intelligence, con applicazioni in ambito navale a terrestre. Fondata nel 1951, Elettronica S.p.A. ha esportato i propri prodotti a una trentina di paesi e ha sedi di rappresentanza in Europa, Medio Oriente e Asia. La società è reduce da un’altra importante esposizione di sistemi bellici, il Dubay Air Show tenutosi nella capitale negli Emirati Arabi Uniti a metà novembre.
“Elettronica Group vanta un forte rapporto con gli Emirati Arabi che risale ai primi anni ’90, quando l’azienda italiana iniziò a fornire prodotti alle forze armate inizialmente con sistemi di autoprotezione per aeromobili dell’Aeronautica estendendo poi negli anni 2000 la partnership alle unità navali della Marina”, riporta l’ufficio stampa del gruppo. “Grazie a questa collaborazione negli anni successivi gli EAU hanno sviluppato alcune delle più avanzate capacità di guerra elettronica nella regione.
Al salone emiratino Elettronica ha presentato in particolare il sistema anti-drone ARIAN, il Centro EW (electronic warfare) progettato per le operazioni di supporto elettromagnetico e i sistemi Stand-Off Jammer e Stand-In Jammer”. Saranno proprio questi i sistemi che Elettronica offrirà ai vertici delle forze armate egiziane nel corso di EDEX 2021.
Al Cairo sarà presente anche uno stand di Intermarine S.p.A., società con sede ufficiale a Sarzana (La Spezia) che progetta, costruisce ed equipaggia navi militari con requisiti operativi speciali (cacciamine, imbarcazioni d’assalto, pattugliatori veloci, ecc.) e navi logistiche e da trasporto. Intermarine ha già esportato 43 unità in diverse configurazioni alle Marine militari di Stati Uniti d’America, Australia, Finlandia, Malesia, Nigeria, Taiwan e Thailandia. Interamente controllata dal gruppo Immsi S.p.A., holding finanziaria-industriale italiana controllata dalla famiglia Colaninno, Intermarine ha assunto il controllo della Rodriquez Cantieri Navali S.p.A. di Messina, azienda produttrice di aliscafi a uso militare e civile e, in Brasile, di un cantiere navale a Rio de Janeiro.
Non poteva mancare alla kermesse dei mercanti d’armi IVECO Defence Vehicles S.p.A., società con sede principale a Bolzano e stabilimenti pure a Piacenza, Vittorio Veneto e Sete Lagoas in Brasile, produttrice di carri armati, veicoli blindati, motori, componentistica per automezzi da difesa, automezzi per le forze di sicurezza e la protezione civile. Tra i sistemi bellici più noti ci sono i carri “Ariete” e “Centauro”, i blindati “Puma” e “Lince”, i veicoli da combattimento della fanteria “Dardo” e diverse versioni di camion pesanti per il trasporto truppe e il supporto logistico alle unità. I mezzi di IVECO Defence Vehicles sono stati venduti alle forze armate di Italia, Germania, Tunisia, Argentina, Belgio, Brasile, Filippine, Francia, Germania, Giordania, Libano, Norvegia, Olanda, Romania, Russia, Spagna, Svizzera, Ucraina e USA. Dal 2013 la società di Bolzano è controllata dall’holding finanziaria italo-statunitense CNH Industrial N.V., a sua volta in mano a Exor N.V., la cassaforte della famiglia Agnelli con sede nei Paesi Bassi.
Sarà presente in Egitto anche Polomarconi.it, società che opera nel mercato delle comunicazioni radio, specializzata nella progettazione e produzione di antenne mono & multi band (VHF/UHF/DMR/TETRA/WIFI/ WIMAX), sistemi elettronici avanzati, software, apparecchiature per il controllo del traffico aereo. “Polomarconi.it è entrata con successo nel settore delle comunicazioni navali per applicazioni militari, con una gamma di antenne e filtri che garantiscono i massimi livelli di performance e affidabilità nelle comunicazioni tra le basi militari e le navi, ma anche tra le navi e gli altri mezzi militari impegnati nell’area: truppe di terra, aerei e altre navi”, si legge nel sito web dell’azienda.
Il quartier generale di Polomarconi.it è a Verona ma un impianto produttivo e i laboratori di ricerca e sviluppo hanno sede a Bergamo. L’azienda ha stretto rapporti di collaborazione con importanti centri di ricerca pubblici e privati (Fondazione Bruno Kessler, Università di Trento, Politecnico di Torino, Università di Ferrara) ed esporta all’estero l’85% circa della produzione. “Nei prossimi due anni intendiamo rafforzare la nostra presenza diretta nei mercati internazionali”, spiegano i manager di Polomarconi.it. “Tale programma è già iniziato con la Turchia e prevede l’apertura di nuove local entity nei più importanti mercati del mondo”.
Tra le aziende italiane che parteciperanno a EDEX 2021 c’è infine Cristanini S.p.A., che offre prodotti nell’area militare, della sicurezza e della protezione civile e in particolare per ciò che riguarda la decontaminazione e detossificazione CBRN (chimica-biologica-radiologica-nucleare) “in caso di calamità naturali, disastri industriali, incidenti stradali, eventi bellici o atti terroristici”. Fondata nel 1972, Cristanini S.p.A. ha sede a Rivoli Veronese (Verona); la società conduce progetti di ricerca in collaborazione con alcuni istituti universitari, tra cui il Dipartimento di Ingegneria Chimica dell’Università di Padova e – come riportato nel proprio sito ufficiale – nei laboratori militari in tutto il mondo.
Una task force davvero esplosiva quella che l’Italia presenterà in Egitto. Al-Sisi sarà sicuramente contento: non saranno certo gli incidenti di Regeni e Zaki a turbare lo storico idillio bellico-affaristico tra Roma e il Cairo.
Antonio Mazzeo
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