Costantino Muscau
31 ottobre 20
Erano i favoriti i due fratelli ugandesi, Thomas Ayeko, 29 anni, e Joel, 23. Si sono battuti fino allo spasimo, ma non ce l’hanno fatta a sconfiggere il (quasi) vicino di…Stato, il burundese Rodrigue Kwizera, 22 anni. Al termine di 10mila metri corsi sotto una pioggia battente, a Soria, in Spagna, Rodrigue Kwizera, con il tempo di 28’54” ha rifilato 6 secondi a Thomas e 15 a Joel.
Nella gara femminile, svoltasi sui 5 mila metri, la vincitrice è stata la keniana Lucy Maiwa Muli, 22 anni, davanti all’etiope Likina Amebaw, 23, e alla burundese Francine Niyomukunzi,22. Sia Lucy sia Francine sono un po’…italiane, in quanto corrono per due società toscane: Lucy per G.S. Lammari (Lucca) e Francine per Atletica Castello (Firenze).
Dunque, pronti, partenza e via: anche nel cross gli atleti e le atlete africane hanno ristabilito il loro dominio. Le due corse spagnole, infatti, fanno parte del calendario del World Athletics Country Tour, scattato 15 giorni fa a Cardiff (in Galles), dopo la sosta del 2020, causata dal Covid. Questo Tour è strutturato in gare Gold, Silver e Bronze e propone 14 appuntamenti Gold, comprese le sfide più famose come Soria, Siviglia (21 novembre) e le classiche lombarde del Campaccio (6 gennaio 2022) e della Cinque Mulini (30 gennaio). Las conclusione del circuito Gold non può che celebrarsi a Eldoret, in Kenya, luogo sacro dei runners, il 12 febbraio.
L’avvio del Tour (16 ottobre) aveva marcato male per gli africani: i vincitori erano stati due frizzanti bianchi locali (non parliamo di…vini), i britannici Hugo Milner, 23 anni, sui km.9,6 maschili e Charlotte Arter, 30, sui km 6.4 femminili.
Non solo: due anni fa la giovanissima portoghese Mariana Machado (appena 18 anni) aveva dominato a Soria. Ed ecco che ieri, domenica 31 ottobre, l’Africa, sempre a Soria, ha rimesso le cose a posto. Nella terza delle 14 tappe del Country Tour (che si dispiegherà anche nel Nord America, Asia, Africa e Oceania), il Burundi, il Kenya e l’Etiopia hanno confermato la loro superiorità.
Già 15 giorni fa, il 24 ottobre, a Amorebieta-Etxano, sempre in Spagna, nel secondo meeting del Tour, la burundese Francine Niyomukunzi, (quella che è giunta terza a Soria) e Awet Habte, 24, avevano fatto capire che i dominatori africani erano tornati.
Francine aveva preceduto allo sprint l’eritrea Dolshi Tesfu, 22, e Habte aveva piegato lo spagnolo Ouassim Oumaiz, 22. Sfortunato Joel Ayeko, che dopo una gara combattutissima era stato beffato nel finale e si era piazzato quarto. In quell’occasione Joel aveva corso senza il fratello Thomas, escluso perché non era riuscito ad ottenere il visto di ingresso.
La (pre)potenza atletica africana era diventata squillante anche per un’altra impresa passata forse sotto silenzio: il 24 ottobre, l’etiope Letensebet Gidey, 23 anni, aveva frantumato il record mondiale della mezza maratona: a Valencia aveva percorso i 21km in 1h02’52”. Eccezionale per due ragioni: non aveva mai corso questa distanza e mai nessuna donna era scesa sotto i 63 minuti!
Tornando al Country Tour, ora ci si prepara per la quarta frazione: il 7 novembre, ancora in Spagna, a San Sebastian. Una competizione che, però, rischia di essere oscurata da due eventi mondiali programmati per lo stesso giorno: la maratona di Istanbul e soprattutto di quella di New York.
Costantino Muscau
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