Antonio Mazzeo
19 Settembre 2021
Patrick Zaki? Giulio Regeni? Non contano. Le dichiarazioni solidarietà, di indignazione per la detenzione del primo e l’omicidio del secondo non scalfiscono di un millimetro il rapporto di collaborazione tra l’Italia e l’Egitto e il business delle armi continua imperterrito (come pr altro quello del petrolio). L’ultimo affare riguarda una partita di elicotteri operativi al 100 per cento.
Si tratta di velivoli multiruolo AW149 che l’italiana Leonardo (ex Finmeccanica) ha venduto alle forze armate della Repubblica Araba d’Egitto. In un tweet pubblicato il 23 luglio scorso dalla Marina militare egiziana è immortalato uno di questi veicoli mentre decolla dalla nave d’assalto anfibia ENS Gamal Abdel Nasser, nel corso di un’esercitazione militare svolta a largo della mega-base navale “Gargoub”, a 255 km ad ovest di Alessandria d’Egitto, quasi al confine con la Libia, inaugurata a inizio luglio dal presidente-generale Abdel Fattah al-Sisi.
Grazie al dislocamento dei nuovi elicotteri di Leonardo a bordo della ENS Gamal Abdel Nasser, l’Egitto diventa il primo paese del continente africano e del Medio oriente a disporre di una portaelicotteri che consentirà una proiezione militare e di pronto intervento nel Mediterraneo, nel Golfo di Aden e nel Mar Arabico. Nelle intenzioni del Comando generale della Marina egiziana, l’unità da guerra con i suoi AW149 sarà assegnata proprio alla base di Gargoub (10 milioni di metri quadri d’estensione), dotata di un molo lungo 1.000 metri, hangar per elicotteri, depositi munizioni e numerose infrastrutture addestrative.
L’installazione è stata denominata 3 Aprile, il giorno del 2013 in cui il generale Al Sisi rovesciò con un colpo di stato l’allora presidente Mohamed Morsi a capo del partito dei Fratelli Musulmani.
L’elicottero AgustaWestland AW149 è un velivolo medio che rientra nella categoria delle 8-9 tonnellate; è stato sviluppato dai tecnici di Leonardo dal più piccolo elicottero AW139, ampliandone del 40 per cento il volume e dotandolo di due motori General Electric CT7-2E1 da 1.980 CV ciascuno che consentono di raggiungere una velocità massima di 310 km/h e un’autonomia di volo sino a 5 ore.
Secondo l’azienda italiana l’elicottero AW149 è stato progettato per svolgere numerose missioni militari, tra le quali il trasporto truppe, il rifornimento e il trasporto carichi, l’intervento medico e l’evacuazione di feriti, le operazioni delle forze speciali e di ricerca e salvataggio (SAR); il supporto aereo e la scorta armata; il comando e controllo (C2), l’intelligence, la sorveglianza e il riconoscimento (ISR).
Il velivolo, con due uomini di equipaggio, può trasportare sino a 18 passeggeri (12 soldati completamente equipaggiati) o in alternativa carichi sino a 2.720 kg. Numerosi i sistemi d’arma utilizzabili: mitragliatrici da 7,62 mm o da 12,7 mm; pod esterni con cannoni da 20 mm; lanciarazzi o missili anticarro.
La trattativa tra le forze armate egiziane e l’italiana Leonardo per l’acquisizione degli elicotteri da guerra è stata tenuta rigorosamente top secret; perché l’opinione pubblica potesse conoscere l’esito favorevole della commessa si è dovuto attendere il 7 maggio 2020, quando il governo italiano ha reso note le autorizzazioni alle esportazioni di armi nel corso del 2019.
Nello specifico si rilevava l’autorizzazione ministeriale alla fornitura all’Egitto di 32 elicotteri AgustaWestland (Leonardo), 24 di tipo AW149 e 8 AW189 (una versione con le stesse qualità tecniche del modello AW149, utilizzato prevalentemente dalle industrie petrolifere per il trasporto di personale e attrezzature agli impianti off shore). Per questi velivoli è stato fissato un tetto di spesa di 871,7 milioni di euro.
“I documenti resi pubblici dal governo italiano non contengono alcuna informazione sui tempi di produzione o di consegna degli elicotteri e su quale forza armata egiziana li utilizzerà”, scriveva la rivista d’intelligence internazionale Janes il 21 maggio 2020.
“Nonostante il governo italiano non abbia fornito i dettagli sul ruolo che sarà assegnato agli elicotteri dai militari egiziani, è probabile che gli AW149 saranno configurati per il trasporto sino a 8 passeggeri, mentre gli AW189 al massimo per 19. Queste due diverse configurazioni suggeriscono che gli AW149 svolgeranno compiti specialistici che richiedono un sistema di montaggio su misura per il trasporto di equipaggiamenti, mentre gli elicotteri AW189 saranno utilizzati invece per il trasporto generale del personale militare”.
Al tempo anche il sito specializzato italiano Ares Difesa aveva fornito ulteriori particolari sull’affaire, ritenendo plausibile la consegna degli AW189 all’Aeronautica militare, mentre gli AW149 alla Marina egiziana, per un impiego a bordo delle navi appoggio LHD “Nasser” ed “Sadat”. “Si tratta di due unità portaelicotteri d’assalto anfibio dotate di bacino allagabile classe Mistral”, aggiungeva Ares Difesa.
L’esercitazione svolta nelle acque del Mediterraneo a metà luglio ha confermato quanto previsto. Per la cronaca, le due portaelicotteri egiziane sono stati acquistate in Francia nel 2013 con una spesa di 950 milioni di euro.
I primi tre AW148 sono stati consegnati da Leonardo nel settembre 2020, mentre altri due sono giunti in Egitto a fine dicembre con un volo cargo decollato dallo scalo di Milano Malpensa e atterrato all’aeroporto internazionale “Borg El Arab” di Alessandria. Questi ultimi due velivoli – numeri di serie 49066 and 49067 – erano stati filmati a novembre mentre effettuavano voli di prova pre-consegna al personale dell’Aeronautica egiziana nell’aerodromo di Venegono Inferiore (Varese), località che ospita stabilimenti industriali del gruppo Leonardo.
In queste settimane un altro modello di elicottero di produzione Leonardo è impiegato dalle forze armate egiziane per lo svolgimento dell’imponente esercitazione aeronavale multinazionale Bright Star 2021 nel nord-ovest del Paese. Si tratta del biturbina multiruolo AW139E: quattro le unità acquistate in Italia ed entrate in servizio operativo nell’agosto 2019.
Alcune immagini diffuse dal Comando Centrale delle forze armate USA (Centcom) mostrano l’impiego degli AW139 egiziani in attività di ricerca e salvataggio di militari durante Bright Star. “Team di medici militare statunitensi ed egiziani hanno simulato un’evacuazione di personale ferito dall’area di addestramento alla base militare Borg El Arab, distante 15 minuti di volo”, riporta la nota dell’ufficio pubbliche relazioni di USCentcom.
Intanto si è aperta al Cairo la gara tra le maggiori industrie aerospaziali internazionali per la fornitura di un nuovo caccia-addestratore per le scuole piloti dell’Aeronautica egiziana. In pole position per quella che si prefigura una commessa miliardaria, la tedesca Grob con i turboelica G120TP; la statunitense Sierra Nevada Corporation con i caccia A-29 Super Tucano e l’immancabile Leonardo S.p.A. con gli Alenia Aermacchi M346 “Master”, già in dotazione alle forze aeree di Italia e Israele e prossimi ad essere consegnati pure alla Nigeria.
Antonio Mazzeo
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