AFRICA

Guerra e repressione interna: il Ghana ordina 11 blindati al gruppo Iveco

Speciale per Africa ExPress
Antonio Mazzeo
Agosto 2021

Ottimi affari in Africa per l’Iveco Defence Vehicles di Bolzano grazie alla consolidata partnership con le aziende leader del complesso militare-industriale israeliano. Nelle settimane scorse è stato firmato un contratto tra il governo del Ghana e l’Elbit Systems Ltd di Haifa per la fornitura di 11 veicoli blindati VBTP-MR Guaranì 6×6 che saranno prodotti nello stabilimento di Sete Lagoas (Minas Gerais, Brasile) di proprietà della società italiana.

11 veicoli blindati VBTP-MR Guaranì 6×6 per il Ghana

Il blindato da trasporto truppe VBTP-MR Guaranì è stato sviluppato a seguito di un progetto di cooperazione sottoscritto dal gruppo Iveco e dall’Esercito brasiliano finalizzato alla consegna di oltre 2.000 veicoli da guerra, valore 2,5 miliardi di euro.

Un veicolo da 18 tonnellate

Con sei ruote motrici, il blindato, che pesa 18 tonnellate, può trasportare sino a undici militari (un capocarro, un addetto alla torretta armata, il conduttore e una squadra di otto fucilieri) e viene impiegato per le operazioni di combattimento anfibio. È lungo 7 metri, largo 2,7 metri e alto 2,3 metri ed il motore Iveco-FPT consente il raggiungimento di una velocità massima di 100 km/h.

Secondo l’azienda produttrice la corazzatura del Guaranì fornisce protezione contro il fuoco delle armi di piccolo calibro e le schegge dei proiettili di artiglieria, mentre lo scafo fornisce protezione contro le mine antiuomo. Il blindato può essere trasportato dai grandi aerei cargo C-130 Hercules e C-390 e l’armamento principale è costituito da mitragliatrici di diverso calibro o da un cannone da 30 mm.

Nel caso dei blindati Iveco che saranno consegnati all’esercito del Ghana, essi saranno dotati di stazioni di armi telecomandate REMAX per mitragliatrici da 7,62 e 12,7 mm (prodotti dalla società brasiliana Ares Aeroespacial e Defesa) e probabilmente monteranno anche cannoni statunitensi Mk44 “Bushmaster II”.

Un parestito da 86,1 milioni

L’acquisizione dei blindati per il trasporto truppe fu approvata dal parlamento del Ghana nell’ottobre del 2020 grazie alla stipula di un prestito di 86,1 milioni di dollari con l’Israel Discount Bank, assicurato dalla Israeli Foreign Trade Risks Insurance Corporation. Oltre a finanziare la commessa degli 11 veicoli 6×6 di Iveco Defence, il prestito sarà utilizzato per l’acquisto di 9 mezzi da combattimento per la fanteria 8×8 Sentinel prodotti da Elbit Land Systems, una controllata dell’israeliana Elbit Systems, dotati di torrette UT30 da 30 mm telecomandate.

In occasione del voto parlamentare, il presidente della Commissione finanze Mark Assibey Yeboah spiegò che l’esercito del Ghana aveva la necessità di dotarsi di nuovi blindati “per poter contrastare i potenziali impatti del terrorismo, il traffico di esseri umani e altre minacce alla sicurezza al confine settentrionale con il Burkina Faso”.

Mark Assibey Yeboah aggiunse che i mezzi da guerra dovranno supportare le operazioni interne delle forze di polizia, consentendo altresì l’insediamento di due nuovi reggimenti blindati nei distretti di Sunyani e Tamale. I sistemi d’arma italo-brasiliani avranno dunque un dual use: contro le potenziali minacce dei gruppi islamico-radicali e per reprimere eventuali manifestazioni di piazza anti-governative.

Attualmente l’arsenale di mezzi blindati pesanti in mano all’esercito ghanese comprende pure due “EE-9 Cascavels” di produzione brasiliana, 24 “Ratel” con cannoni da 90 mm e 15 da 20mm (produzione sudafricana), 55 “Piranhas” (produzione svizzera).

Accordo con la Germania

Secondo il blog specializzato africanmilitary.com, negli stessi mesi in cui è stato perfezionato l’accordo con Elbyt Systems e Iveco Defence, il ministro della difesa del Ghana ha sottoscritto una lettera d’intenti con l’azienda indonesiana “PT Pindad” per l’acquisto di altri mezzi militari pesanti; inoltre è stato deciso l’acquisto di un imprecisato numero di blindati di produzione turca (Cobra I e Cobra II), anch’essi armati con cannoni e mitragliatrici di vario calibro.

Nell’ottobre 2020, le autorità di Accra hanno pure ottenuto dalla Germania 7 veicoli pesanti per l’Unità di pronto intervento del Ghana Immigration Service, grazie ad un accordo con la Polizia federale tedesca per “rafforzare le agenzie nazionali preposte al controllo delle frontiere”.

La tortuosa esportazione di mezzi da guerra Iveco al cliente africano – via Brasile e grazie al contributo di un partner industriale d’Israele – è del tutto simile a quanto si è registrato lo scorso anno con la commessa di 28 blindati medi VBTP-MSR 6×6 Guaraní alle forze armate delle Filippine (valore 47 milioni di dollari). Anche allora il contratto fu stipulato tra il governo locale e l’israeliana Elbit Systems e i mezzi sono stati progettati e realizzati in Brasile negli stabilimenti di Sete Lagoas.

Azienda leader nella produzione di veicoli blindati, motori, componentistica per automezzi delle forze armate, di polizia e della protezione civile, l’Iveco Defence Vehicle (anche Iveco D.V.) è controllata dalla holding industriale e finanziaria italo-statunitense CNH Industrial con sede legale ad Amsterdam, costituita a fine 2012 in seguito alla fusione tra CNH Global e il gruppo Fiat di Torino. Oltre agli stabilimenti di Bolzano, Iveco D.V. ha sedi secondarie a Piacenza e Vittorio Veneto e, come abbiano visto, in Brasile. Il complesso di Minas Gerais è operativo dal 2013 e ha una capacità produttiva di 200 blindati all’anno.

Antonio Mazzeo
amazzeo61@gmail.com
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Redazione Africa ExPress

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  • Ma lo sanno Tunisia e Ghana che con questa stratosferica commessa che non si era mai vista nel mondo, potrebbero mettere in panne il loro esecito?

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