Speciale per Africa ExPress
Antonio Mazzeo
30 giugno 2021
Camion militari made in Italy per le forze armate della Tunisia. Dopo sei anni di consultazioni, il governo di Tunisi ha autorizzato l’ordine di cinquecento veicoli 4×4 e 6×6 prodotti dal gruppo industriale Iveco. A rivelare la notizia il sito specializzato AfricaIntelligence.com. I camion destinati all’esercito saranno del tipo “Eurocargo” (4×4) e “Trakker” (6×6); in passato IVECO aveva già fornito alle forze speciali del paese nordafricano i vicoli tattici blindati multiruolo “Lince”.
Per la commessa del valore di 62,4 milioni di dollari il ministero della Difesa tunisino ha ottenuto un prestito dal gruppo bancario francese BNP Paribas, presente in Italia con BNL (Banca Nazionale del Lavoro). BNP Paribas è stato l’unico istituto di credito internazionale che ha risposto alla richiesta di finanziamento da parte della Tunisia. Secondo quanto dichiarato dal presidente della Commissione bilancio del parlamento, Haykel Mekki, il prestito “a condizioni vantaggiose” non meglio specificate dovrà essere onorato dallo stato tunisino entro dieci anni,.
L’interesse di Tunisi per i mezzi prodotti da IVECO era stato evidenziato dal giornalista Gianluca Celentano in un articolo apparso su Difesaonline il 14 maggio 2020. “È da ricordare il meeting di una delegazione militare tunisina, ricevuta dal generale Faraglia nell’ottobre 2019 presso la Scuola di Fanteria di Cesano, alla quale era stato illustrato il metodo italiano per le attività addestrative e formative”, riportava Celentano. “A tal proposito ci è giunta una notizia ufficiosa che rientra negli accordi di cooperazione tra Italia e Tunisia: l’indiscrezione fa riferimento alla modernizzazione dei mezzi tattico-logistici militari attraverso la sostituzione degli obsoleti M939, N49 e M35A2 di fabbricazione americana con 80 autocarri IVECO a cui potrebbero aggiungersi in opzione ulteriori lotti”.
Del tutto veritiere pure le indiscrezioni raccolte sulle tipologie dei veicoli sotto osservazione da parte dell’esercito tunisino: i “Trakker” 6×6 da 380 cavalli e gli “Eurocargo” 4×4, questi ultimi già acquistati dalle forze armate tedesche.
I camion saranno prodotti dalla divisione IVECO specializzata in mezzi militari (IVECO Defence Vehicle S.p.A.), società con sede principale a Bolzano e stabilimenti pure a Piacenza, Vittorio Veneto e Sete Lagoas in Brasile. Dal 2013 il gruppo IVECO è sotto il controllo dell’holding finanziaria italo-statunitense CNH Industrial N.V., a sua volta in mano a Exor N.V., la cassaforte della famiglia Agnelli con sede nei Paesi Bassi. IVECO Defence Vehicles produce carri armati, veicoli blindati, motori, componentistica per automezzi da difesa, automezzi per le forze di sicurezza e la protezione civile. Tra i sistemi bellici più noti ci sono i carri “Ariete” e “Centauro”, i blindati “Puma” e
“Lince”, i veicoli da combattimento della fanteria “Dardo” e diverse versioni di camion pesanti a quattro, sei e otto ruote motrici per il trasporto truppe e il supporto logistico alle unità. Recentemente sono stati prodotti camion “Trakker” dotati di “protezione balistica e anti-mine permanente”, mentre degli “Eurocargo” è stata fornita una versione “militarizzata” a trazione integrale da 15 tonnellate con motore sino a 300 cavalli. I mezzi di IVECO sono stati venduti alle forze armate italiane e di numerosi clienti internazionali: oltre a Germania e Tunisia, anche Argentina, Belgio, Brasile, Filippine, Francia, Germania, Giordania, Libano, Norvegia, Olanda, Romania, Russia, Spagna, Svizzera, Ucraina e USA.
Il gruppo industriale italiano vanta una consolidata relazione d’affari con la banca francese BNP Paribas. Dal 1997 opera CHN Industrial Capital Europe, joint venture tra CNH Industrial – IVECO e BNP Paribas Leasing Solutions per il finanziamento nel settore della produzione di beni, macchinari industriali, ecc.. Nel febbraio 2018, ancora IVECO e BNP Leasing Solutions hanno sottoscritto un accordo per la promozione dei veicoli a carburante alternativo (metano, gas naturale liquefatto, biometano) o alimentati da motori elettrici, attraverso finanziamenti agevolati a favore dei clienti privati della rete IVECO in Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi e Regno Unito.
In Tunisia il gruppo industriale italiano è presente sin dai primi anni ’70. Nel 2018 il parco veicoli “civili” circolante nel paese nordafricano ha superato le 8.300 unità e attualmente IVECO conta su tre concessionari e dieci punti vendita. Il 28 maggio 2021, quasi in contemporanea all’accordo stipulato con le forze armate tunisine per la fornitura di 500 camion pesanti, IVECO – attraverso la propria concessionaria Italcar – ha lanciato una nuova partnership con Banque Zitouna, la maggiore “banca islamica tunisina” per consentire ai clienti locali di ottenere finanziamenti a tasso agevolato per l’acquisto di tutti i modelli di camion in vendita.
Banque Zitouna è stata fondata nel 2009 dal finanziere Mohamed Sakhr El Materi, genero dell’ex presidente della Repubblica Zine el-Abedine Ben Ali. Dopo essere finita sotto l’amministrazione provvisoria della Banca Centrale della Tunisia, nel 2018 lo Stato ha ceduto il 69,15% del suo capitale al gruppo Majda del Qatar. Nel luglio dell’anno successivo, i qatarini hanno acquisito il restante pacchetto azionario della “banca islamica” dalla società Triki.
Antonio Mazzeo
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