Mozambico, alle Quirimbas marinai uccidono i jihadisti che li hanno rapiti

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jihadisti alle Quirimbas
Mappa dell'arcipelago delle Quirimbas, Mozambico (Courtesy GoogleMaps)

sandro_pintus_francobolloSpeciale per Africa ExPress
Sandro Pintus
Firenze, 14 maggio 2021

Qualche giorno fa, sparando in aria, un gruppo di sei jihadisti ha attaccato una delle piccole isole dell’arcipelago delle Quirimbas. L’isolotto si chiama Makolowe ed è una delle 50 isole del piccolo paradiso terrestre tropicale che fa parte del distretto di Mocomia a Cabo Delgado.

jihadisti alle Quirimbas
Mappa dell’arcipelago delle Quirimbas, Mozambico (Courtesy GoogleMaps)

Trenta ostaggi dei jihadisti

Fonti locali raccontano che i terroristi hanno preso in ostaggio un gruppo di 30 persone, sfollate dalla guerra. Tra questi c’erano anche dei pescatori e tre marinai, in attesa di essere trasportati verso la città di Pemba, capitale di Cabo Delgado.

Quattro terroristi del gruppo hanno obbligato la maggioranza degli ostaggi a salire su un’imbarcazione. Gli altri due hanno imposto ai tre marinai di salire sulla barca di alcuni pescatori carica di pesce e di proseguire verso Mocímboa da Praia. Mocímboa, dall’occupazione dello scorso agosto, è diventata quartier generale del gruppo jihadista Al Sunnah wa-Jammà, affiliato allo Stato islamico dell’Africa centrale (ISCAP).

Jihadisti scaraventati in mare

Un grosso sbaglio affidarsi a marinai esperti quello fatto dai jihadisti. Durante la traversata i marinai hanno portato la barca verso un banco di corallo facendola incagliare. Ai loro sequestratori hanno raccontato che la causa era la bassa marea e sarebbe stato difficile continuare. All’improvviso li hanno attaccati e scaraventati in mare aperto facendoli annegare. Poi, con l’imbarcazione, sono fuggiti verso Matemo, l’isola più vicina.

Le isole dell’arcipelago di Quirimbas sono un punto di transito per i profughi in fuga dagli attacchi terroristici del nord di Cabo Delgado. Dall’occupazione jihadista di Palma lo scorso 24 marzo la situazione degli sfollati è notevolmente peggiorata.

Cantiere del gas naturale è fermo

Nel frattempo, nella penisola di Afungi, i cantieri Total per l’estrazione del gas naturale (LNG-GNL) è tutto fermo finché non ci saranno le condizioni per continuare. La multinazionale francese, al momento dell’occupazione di Palma, ha evacuato il personale. ENI, che opera off-shore, ha confermato ad Africa ExPress che non ha avuto problemi in seguito all’attacco di Palma.

L’occupazione di Palma è stato il peggior attacco terroristico dove, per la prima volta, cittadini stranieri sono stati presi come bersaglio. Il governo mozambicano ha parlato di decine di morti ma non si conosce ancora il loro numero ufficiale. Con certezza si sa che sono stati ammazzati sette stranieri che cercavano di fuggire e disseppelliti 12 cadaveri di bianchi decapitati.

Dal mese di ottobre 2017, inizio degli attacchi jihadisti a Cabo Delgado, nel nord del Mozambico si contano oltre 2.500 morti e più 700 mila sfollati.

Sandro Pintus
sandro.p@catpress.com
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