Nuove navi da guerra al Qatar, la pandemia non frena gli affari bellici di Fincantieri

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Corvetta Falaj 2

Speciale per Africa ExPress
Antonio Mazzeo
10 aprile 2021

La pandemia da coronavirus non rallenta la produzione in Italia di navi da guerra destinate all’esportazione al Qatar.

Nelle acque antistanti lo stabilimento Fincantieri S.p.A. di Muggiano (La Spezia) hanno preso il via nei giorni scorsi le prove del pattugliatore d’altura (OPV) Musherib destinato alla Marina militare del petro-emirato. Basato sulla classe di pattugliatori “Falaj 2” venduti dal gruppo italiano agli Emirati Arabi Uniti, il Musherib è stato varato a Muggiano il 18 settembre 2020 nel corso di una cerimonia cui hanno partecipato il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, il ministro di Stato per gli Affari della Difesa del Qatar Khalid bin Mohammad al Attiyah e i Capi di Stato maggiore delle due Marine militari, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragon e il generale Abdulla Hassan Al Suleiti.

Corvetta Falaj 2

La consegna del primo pattugliatore d’altura al Qatar è prevista entro la fine del prossimo anno. L’emirato ha ordinato a Fincantieri due unità di questa classe. L’OPV Musherib è un’imbarcazione altamente flessibile con capacità di assolvere a molteplici compiti che vanno dal pattugliamento al combattimento navale. Ha una lunghezza di circa 63 metri e una larghezza di 9,2 metri, una velocità massima di 30 nodi e un raggio operativo sino a 1.500 miglia nautiche; l’autonomia di navigazione in mare aperto è di sette giorni.

L’OPV potrà ospitare a bordo 38 persone di equipaggio e sarà armato con sistemi di combattimento altamente sofisticati (missili superficie-aria VL MICA e anti-nave Exocet MM40 Block 3 prodotti dal consorzio europeo MBDA; cannoni Super Rapido 76/62 mm e Marlin-WS da 30 mm di produzione Leonardo, ex Finmeccanica).

Il 13 febbraio scorso, ancora una volta nei cantieri navali spezzini, è stata varata un’altra unità da guerra destinata alla Marina del Qatar, la corvetta Damsah, seconda unità della classe “Al Zubarah”, la cui consegna è prevista sempre nel 2022. Ospiti d’onore della cerimonia, il generale Mubarak Mohammed Al-Khayarin, vice capo amministrativo delle forze armate qatarine, l’ammiraglio Giorgio Lazio, comandante marittimo Nord della Marina militare e Giuseppe Giordo, direttore generale della divisione Navi Militari di Fincantieri.

Il varo della Damsah ha coinciso con l’impostazione dei lavori della quarta corvetta della stessa classe, la Sumaysimah, che sarò consegnata al Qatar nel 2023. Anche queste unità potranno svolgere differenti operazioni navali, dal pattugliamento con focus la “difesa aerea”, al combattimento e al soccorso in mare. Con un dislocamento di 3.250 tonnellate, una lunghezza di 107 metri e una velocità massima di 28 nodi, le corvette della classe “Al Zubarah” potranno imbarcare sino a 112 marinai, mezzi navali veloci del tipo Rhib (Rigid Hull Inflatable Boat) e un elicottero pesante multiruolo NFH90 prodotto dal consorzio europeo NH Industries (presente, come nel caso di MBDA, l’italiana Leonardo.

Fincantieri: varo della corvetta Damsah per il Qatar nel febbraio 2021

La produzione militare-industriale pro-Qatar nei cantieri navali del Muggiano rientra nell’ambito della maxi-commessa del valore di 4 miliardi di euro sottoscritta nel 2016 da Fincantieri e dalle autorità politico-militari dell’emirato, comprensiva di sette navi di superficie di nuova generazione (le quattro corvette della classe “Al Zubarah”, i due pattugliatori OPV e una nave anfibia d’assalto Lpd), più relativi sevizi di supporto per dieci anni. La nave anfibia avrà una lunghezza di 143 metri, un dislocamento di 8.800 tonnellate e una velocità di 20 nodi e sarà in grado di ospitare sino a 550 marines e due elicotteri NFH 90. I sistemi radar, da combattimento e missilistici di tutte le unità destinate al Qatar sono progettati e prodotti da aziende controllate dalla holding Leonardo-Finmeccanica e da Elettronica S.p.A, altra importante società italiana del comparto militare. Per il loro acquisto l’emirato sborserà un altro miliardo di euro circa.

Antonio Mazzeo
amazzeo61@gmail.com
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