Sandro Pintus
27 marzo 2021
Una panoramica dell’hotel Amarula di Palma, a Cabo Delgado, inquadra una quindicina di persone, la maggior parte stranieri. Poi lo smartphone inquadra l’autore del video, presumibilmente l’addetto alla reception. Parla con voce ferma ma molto attento a ciò che vede e sente attorno. Centoquaranta secondi eloquenti.
“In questo momento la situazione a Palma è critica – commenta l’autore del filmato -. Dalle 9:00 di ieri mattina siamo sotto attacco quando hanno cominciato ad aggredire le persone con i machete. Alle 15:00 hanno iniziato un attacco armato e da oltre 24 ore siamo sotto fuoco incrociato”.
“Non sappiamo in che modo riusciremo a uscire da qui – spiega ancora l’uomo -. Non sappiamo se potremo fuggire via mare, e se riusciremo ad essere evacuati, quando, a che ora, come né da chi. Gli elicotteri stanno volando sulla zona dell’Amarula hotel per verificare se la strada per arrivare alla spiaggia è libera e riuscire a prendere una barca. Ma da ciò che stiamo vedendo non sappiamo se sarà possibile. La situazione è critica, non abbiamo cibo, abbiamo solo acqua. Sarà ciò che Dio vorrà. Sarà ciò che Dio vorrà”.
Il video, in esclusiva per Africa ExPress, illustra la gravità della situazione su Palma, città dei giacimenti di gas dove operano ENI, ExxonMobil e Total. Un progetto per l’estrazione di gas da 60 mld di USD. I terroristi sono jihadisti di Al Sunnah wa-Jamma, chiamati dalla popolazione Al-Shebab. Dal 2019 sono affiliati allo Stato islamico dell’Africa centrale (ISCAP).
Si sa che almeno sette civili hanno perso la vita durante l’evacuazione di un albergo organizzata da una colonna militare. Non si ha conferma che sia l’hotel Amarula. L’Amarula, è a pochi metri dall’ENI Camp e dista qualche centinaio di metri dalla spiaggia, dove presumibilmente ci sarebbe la salvezza. Ma era rischioso muoversi senza sapere se la spiaggia era libera.
Dalla registrazione del video la situazione è notevolmente peggiorata. Sono saltate le linee telefoniche cellulari non si capisce se distrutte dai gruppi jihadisti o staccate da governo mozambicano. Le informazioni sugli scontri tra gli aggressori e le Forze armate mozambicane e soprattutto sulla sorte dei civili arrivano a fatica. Si sa che un centinaio di jihadisti hanno attaccato Palma da tre punti. Testimoni confermano che per le strade di Palma si vedono corpi di adulti e bambini.
Nel momento in cui scriviamo un convoglio di 17 mezzi che, via terra, andava in soccorso di Palma è stato vittima di un’imboscata. Solo sette mezzi sono riusciti a scappare. Si sa che ci sono vittime di nazionalità spagnola, sudafricana, portoghese e probabilmente inglese. Colpito anche il campo italiano di Bonatti con una cinquantina di dipendenti mozambicani. Nell’area operano anche Saipem e CMC con una quarantina di italiani che pare siano illesi.
E la compagnia petrolifera francese Total, che un paio di giorni fa aveva annunciato la graduale continuazione dei lavori nella penisola di Afungi, ha nuovamente evacuato il personale.
Sandro Pintus
sandro.p@catpress.com
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