Africa ExPress
13 marzo 2021
Il presidente della Tanzania, John Magafuli, è ricoverato all’ospedale “Nairobi Hospital” gravissimo: è infetto dal Covid-19 che gli ha provocato complicazioni cardiache.
Da giorni ci si chiedeva che fine avesse fatto il presidente della Tanzania, perché non era più apparso in pubblico dal 27 febbraio. Alla fine dello scorso ottobre è rieletto per il secondo mandato con una votazione assai contestata.
John Magufuli, presidente della TanzaniaSulla sua sorte si sono imbastite diverse storielle. Il maggiore leader dell’opposizione, Tundu Lissu, ha detto ieri a all’emittente al Jazeera che Magufuli sarebbe stato trasferito da un ospedale keniota alla volta dell’India per sottoporsi a nuove terapie contro il coronavirus.
Lo stringer di Africa ExPress a Nairobi ha confermato ieri che il leader di Dodoma si trova invece al Nairobi Hospital a causa dell’infezione di Covid-19 e di gravi problemi cardiaci. E’ ovvio che la direzione dell’ospedale non ha potuto né confermare, né negare un eventuale ricovero del presidente della Tanzania. “L’ospedale è blindato dalla sicurezza e non ci si può avvicinare”, ha spiegato il nostro informatore.
Nel nosocomio in questione è in cura anche Raila Odinga, l’oppositore dichiarato del presidente del Kenya, Uhuru Kenyatta. Odinga è risultato positivo al coronavirus giovedì. E’ stato ricoverato martedì scorso per segni di eccessivo affaticamento e ieri è stata individuata la causa.
Il presidente Kenyatta ha annunciato ieri il prolungamento del coprifuoco (dalle 22.00 in poi) per altri 60 giorni. I contagi in Kenya sono aumentati pericolosamente.
Mentre Odinga ha fatto sapere alla nazione di essere risultato positivo al covid, per quanto riguarda il presidente della Tanzania, la sua patologia sembra essere un segreto di Stato. Anzi, proprio ieri mattina il primo ministro, Kassim Majaliwa, ha affermato che Magufuli gode di ottima salute e che è molto impegnato con lavoro d’ufficio arretrato. “I tanzaniani devono stare tranquilli, il presidente sta benissimo, le voci circa una sua malattia sono infondate e false”.
Anche Modestus Kipilimba, ambasciatore di Dodoma, accreditato in Namibia, ha detto ai reporter dell’emittente di Stato NBC che il presidente sta bene, eppure né la TV tanzaniana e tanto meno quella namibiana hanno mostrato filmati di Magufuli durante i loro servizi.
Magufuli aveva dichiarato solo poche settimane fa di essere contrario ai vaccini e aveva consigliato ai suoi concittadini di curarsi piuttosto con piante medicinali e inalazioni. E da mesi le autorità non pubblicano più aggiornamenti sui casi di coronavirus nel Paese. Non si vuole ammettere la presenza della pandemia in Tanzania. Anzi, all’inizio di marzo, in occasione del funerale di uno stretto collaboratore della presidenza, il leader aveva affermato che se il Paese era stato in grado di sconfiggere il micidiale virus lo scorso anno, a maggior ragione lo avrebbe fatto anche quest’anno.
Il collaboratore è deceduto solo poche ore dopo Seif Sharif Hamad, vicepresidente di Zanzibar – isola della Tanzania con una status di semi autonomia – risultato positivo al coronavirus. Hamad era molto conosciuto sull’isola e aveva dichiarato senza alcun timore di aver contratto il virus. E’ stato membro del raggruppamento politico all’opposizione, ACT Wazalendo party, molto critico nei confronti del governo centrale per le (non)misure messe in atto per arginare la pandemia.
Magufuli non ha mai portato mascherine e si è sempre mostrato in pubblico con altre persone, anzi ha partecipato a assembramenti senza prendere alcuna precauzione. E, come riportato anche da Africa-Express, il presidente tanzaniano, un cristiano convinto, già mesi fa aveva detto che il virus si vince con le preghiere.
La scorsa settimana la Chiesa cattolica della Tanzania ha esortato le persone a prendere sul serio la pandemia e di adottare tutte le precauzioni necessarie ad arginare l’espandersi del virus e ha fatto sapere che sono già morti con sintomi da coronavirus 60 suore e 25 preti negli ultimi due mesi .
I decessi sono in aumento ovunque nel Paese. Lo confermano i fabbricanti di bare e gli autisti dei minibus hanno affermato di non fare altro che trasportare gente ai funerali.
L’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS) è molto preoccupata per la situazione in Tanzania e ha chiesto al governo di riprendere la pubblicazione delle statistiche sul coronavirus.
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