AFRICA

Italia e Qatar ancora più legati: ora c’è anche l’addestramento alla cyber war

Speciale per Africa ExPress
Antonio Mazzeo
3 febbraio 2021

Nei giorni scorsi è stato firmato a Doha un accordo tra i manager di Leonardo e la Qatar Foundation for Education, Science and Community Development (organizzazione presieduta da Mozah bint Nasser al-Missned, madre dell’emiro Tamim bin Hamad al-Thani), per avviare l’addestramento di studenti ed operatori di cyber security presso l’Istituto di ricerca informatica del Qatar. Il contratto rientra nel quadro dei recenti accordi di cooperazione tra Italia e Qatar è ha come obiettivo la formazione e l’aggiornamento di “team qualificati, pronti a prevenire e affrontare minacce e attacchi informatici”.

Mozah bint Nasser al-Missned

Eldorado Qatar per Leonardo S.p.A. (ex Finmeccanica), è la holding a capo del complesso militare-industriale nazionale, controllata in parte dallo Stato.

Leonardo fornirà alle autorità qatarine il sistema Cyber Range & Training che consentirà la simulazione di scenari reali di attacco/difesa di varia complessità. “La soluzione permette, inoltre, di valutare la resilienza ad attacchi cyber, analizzando software, procedure e organizzazione adottati per la gestione delle infrastrutture informatiche”, ha spiegato Tommaso Profeta, managing director della divisione Cyber Security di Leonardo. “La scelta della piattaforma di Cyber Range & Training da parte di Qatar Computing Research Institute rappresenta un riconoscimento importante, sia perché si tratta di una soluzione affidabile e innovativa, sia perché conferma la fiducia dei clienti e l’efficacia della strategia di Leonardo sui mercati internazionali in ambito Cyber Security”.

L’accordo per l’addestramento alle moderne cyber war segue di solo due mesi il contratto firmato da Leonardo con l’Autorità per l’Aviazione civile del Qatar per la fornitura di un sistema radar di sorveglianza per le operazioni di avvicinamento nell’aeroporto internazionale di Hamad. Le apparecchiature consentiranno di monitorare i movimenti degli aeromobili nello spazio aereo e processare ed elaborare i dati per un “tracciamento accurato degli obiettivi”, potenziando i dispositivi di controllo in vista dei mondiali di calcio del 2022. Leonardo è pure responsabile dell’elettronica per la gestione del traffico aereo e delle apparecchiature meteorologiche dello scalo di Hamad.

Cyber Range & Training, Leonardo

A metà dicembre l’holding italiana ha pure reso noto l’avvio dei test di volo dei prototipi di elicottero NH90, prodotti dal consorzio europeo NHIndustries (costituito da Airbus Helicopters, Leonardo e GKN Fokker) e destinati alle forze armate del Qatar.

Nello specifico è stato sperimentato nello stabilimento Leonardo di Venezia–Tessera un velivolo versione “NFH” per gli impieghi navali, mentre dal sito industriale di Airbus Helicopters a Marignane (Francia) è decollato un elicottero versione “TTH” destinato all’Esercito.

Il programma NH90 per il Qatar prevede la consegna di 16 elicotteri per la variante navale e 12 per quella terrestre, più un pacchetto completo di supporto, manutenzione e addestramento, per un importo complessivo di 3 miliardi di euro. Il programma potrebbe essere ulteriormente ampliato in futuro con l’aggiunta di altri 12 elicotteri, 6 TTH e 6 NFH.

“L’NH90 doterà un importante cliente come il Ministero della Difesa del Qatar di capacità operative straordinarie per un’ampia gamma di missioni”, ha dichiarato Gian Piero Cutillo, managing director di Leonardo Helicopters. “Insieme ai nostri partner industriali siamo impegnati a lavorare al completamento del programma e all’introduzione in servizio di elicotteri che rappresentano un fattore abilitante essenziale per la difesa e la sicurezza del cliente”. In questo affaire, Leonardo agisce in qualità di prime contractor con responsabilità per la gestione del programma, l’assemblaggio finale e la consegna dei 12 velivoli versione NFH, la fornitura di simulatori, sistemi avionici, sensori elettro-ottici, sistemi video e di identificazione e servizi per equipaggi e tecnici addetti alla manutenzione. I primi velivoli saranno consegnati alle autorità militari qatarine entro la fine del 2021.

Ulteriori affari potrebbero giungere per il gruppo leader del comparto militare-industriale nazionale con l’accordo tecnico stipulato a Doha il 10 novembre 2020 tra l’Aeronautica Militare italiana e quella del Qatar che consentirà ai piloti di guerra del paese arabo di addestrarsi nei prossimi cinque anni nelle maggiori basi in Italia e di accedere in particolare al nuovo polo integrato di addestramento al volo costituito dall’International Training Flight School di Galatina (Lecce), dallo scalo di Decimomannu (Cagliari) e dal poligono di Salto di Quirra, ancora in Sardegna.

La Scuola di formazione internazionale di Galatina, in particolare, vede operare a fianco dei militari del 61° Stormo dell’Aeronautica i tecnici di Leonardo S.p.A., società produttrice del caccia-addestratore impiegato, il T-346A “Master”. Questo velivolo, utilizzabile anche le operazioni di combattimento ed attacco, è stato acquistato da Israele, Singapore e Polonia e nei mesi scorsi è stato più volte oggetto d’interesse delle forze aeree del Qatar.

Secondo il sito specializzato Ares Difesa l’ufficializzazione della vendita dei M-346 “Master” al Qatar dovrebbe avvenire a brevissimo “come parte di un accordo molto più ampio”. “Nel 2018 – spiega Ares – l’M-346 è stato presentato in Qatar come parte di un tour organizzato in collaborazione tra Aeronautica e Leonardo che ha aperto la strada nel 2019 ad una duplice visita dei qatarioti in Italia: ad aprile a Galatina per assistere alle operazioni addestrative degli M-346 ed a luglio sempre a Galatina presso l’IFTS”.

Al Qatar il gruppo italiano ha già venduto pure 40 elicotteri AW139 e AW189 impiegati sia in ambito civile che militare, mentre a breve fornirà i sistemi di puntamento e i sensori di nuova generazione che saranno posti a bordo delle diverse unità da guerra (valore 4 miliardi di euro) che la Marina qatarina ha ordinato a Fincantieri S.p.A..

Antonio Mazzeo
amzzeo61@gmail.com

 

 

 

Cornelia Toelgyes

Giornalista, vicedirettore di Africa Express, ha vissuti in diversi Paesi africani tra cui Nigeria, Angola, Etiopia, Kenya. Cresciuta in Svizzera, parla correntemente oltre all'italiano, inglese, francese e tedesco.

Recent Posts

La pace può attendere: bloccati colloqui tra Congo-K e Ruanda

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 21 dicembre 2024 Niente pace – almeno per…

18 ore ago

Il piano espansionista di Netanyahu vaneggia un Grande Israele

Dalla Nostra Inviata Speciale EDITORIALE Federica Iezzi Gaza City, 20 dicembre 2024 In Medio Oriente…

2 giorni ago

La guerra in Ucraina non dipende solo dall’invasione russa

Speciale Per Africa ExPress Raffaello Morelli Livorno, 12 dicembre 2024 (1 - continua) Di fronte…

3 giorni ago

Benin, pannelli solari a gogo rendono energicamente indipendente la nuova avveniristica struttura sanitaria

Africa ExPress Cotonou, 18 dicembre 2024 Dall’inizio di settembre 2024 è attivo il Centro Ostetrico…

4 giorni ago

Sul potere dei maratoneti africani non tramonta mai il sole: dall’Arabia alla Europa alla Cina

Dal Nostro Corrispondente Sportivo Costantino Muscau 17 dicembre 2024 Un festival panafricano. In Arabia, Europa,…

4 giorni ago

Maschi impotenti e aborti spontanei: in Namibia popolazione avvelenata da discarica delle multinazionali

Speciale per Africa ExPress Sandro Pintus 16 dicembre 2024 Due multinazionali sono responsabili della disfunzione…

6 giorni ago