28 gennaio 2021
Centinaia di cittadini nigeriani sono rimasti bloccati in Arabia Saudita, molti di loro sono da mesi in un campo perchè senza regolare permesso di soggiorno.
Già lunedì le autorità di Abuja avevano annunciato di cercare una soluzione per i loro concittadini e che colloqui in tal senso sono stati attivati con la controparte saudita. Oggi è finalmente partito il primo volo, domani ne seguirà un altro, per rimpatriare in tutto 802 nigeriani alla volta di Abuja, la capitale della Nigeria.
Meglio tardi che mai, visto che altri Stati si sono mossi ben prima per dare assistenza ai loro connazionali. Abike Dabiri-Erewa, a capo di Nigerians In Diaspora Commission (NIDCOM) ha dato la colpa del ritardo a problemi causati dalla pandemia e ha espressamente sottolineato che se non si è in possesso di tutti documenti per l’espatrio, è meglio lasciar perdere, perchè anche il rimpatrio si complica così.
Nelle scorse settimane i nigeriani abbandonati nel campo hanno iniziato a postare video sui social network per mostrare le loro condizioni di vita. Solo allora il governo del colosso dell’Africa ha iniziato a affrontare il problema degli espatriati.
Disoccupazione galoppante, due recessioni in soli quattro anni, hanno spinto migliaia di nigeriani a cercare lavoro altrove, ma anche in altri Paesi la situazione attuale è tutt’altro che florida a causa del coronavirus. Le opportunità di lavoro si sono ridotte all’osso ovunque, anche in Arabia Saudita e la chiusura delle frontiere imposta da molti Stati per arginare i contagi, ha bloccato molti stranieri, ormai senza soldi e con i permessi scaduti.
Ora il loro calvario è quasi terminato. Dopo il tampone, che sarà fatto appena scesi dall’aereo, dovranno restare quindici giorni in quarantena prima di raggiungere le proprie famiglie.
Secondo l’ONU, oltre 2,7 milioni di migranti sono bloccati in molti Paesi a causa della pandemia, nell’impossibilità di continuare il proprio viaggio o di poter tornare a casa.
Africa ExPress
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