Antonio Mazzeo
26 gennaio 2020
L’Aeronautica militare degli Stati Uniti in missione in un Paese top secret del continente africano per sperimentare una nuova arma a microonde. “L’US Air Force sta testando in Africa il prototipo di un sistema a microonde anti-droni in uno scenario il più possibile realista”, ha riferito il capo del team di ricerca scientifica dell’Aeronautica militare americana, Richard Joseph. “Abbiamo trasferito recentemente in Africa questo sistema sperimentale in grado di abbattere e distruggere le operazioni di droni e sciami di droni e difendere le basi militari. Il sistema a microonde è stato testato in modo intensivo e avendo osservato di persona la sua azione posso dire di essere rimasto davvero impressionato”.
“Thor” è il nome dell’arma supersegreta per le guerre globali del terzo millennio, proprio come la divinità germanica del tuono e della tempesta, acronimo di Tactical High-Power Microwave Operational Responder. E’ stato progettato dai laboratori di ricerca della base aerea di Kirtland (New Mexico) per abbattere in volo singoli velivoli a pilotaggio remoto, anche di piccole dimensioni, oppure sciami di droni indirizzati contro basi o aeroporti militari. “Il sistema è in grado di colpire il bersaglio con un potente raggio a microonde che causa un contro-effetto elettronico”, riporta il sito specializzato in campo militare, Breaking Defense. “Quando viene intercettato un obiettivo, l’arma spara un fascio d’energia in modo silenzioso in un nanosecondo e l’impatto è istantaneo”.
Il “Thor” può essere facilmente trasportato all’interno di un container a bordo di un velivolo da trasporto come il C-130 “Hercules” e dispiegato operativamente da soli due militari in meno di tre ore. “Prevediamo di usarlo principalmente nelle nostre basi operative all’estero, ad esempio in Medio Oriente, e a protezione di un attacco globale o di una base nucleare”, ha spiegato a Breaking Defense il responsabile del Laboratorio di Ricerca dell’US Air Force, Kelly Hammett. “Abbiamo sviluppato quest’arma ad alta potenza per coloro che vorrebbero usare sciami di droni contro le forze armate o le installazioni USA, qui come all’estero, così ci penseranno due volte prima di agire”.
Per le attività di ricerca e sviluppo del Tactical High-Power Microwave Operational Responder il Pentagono ha investito oltre 15 milioni di dollari. Alla realizzazione del nuovo sistema a microonde hanno collaborato alcune importanti aziende del comparto industriale aero-spaziale militare internazionale, come la britannica BAE Systems, l’australiana Verus e la statunitense Leidos. I primi test del “Thor” sono stati avviati in New Mexico nel 2019 e a fine 2020 il sistema microonde è stato trasferito in Africa per le prove definitive che ne certificheranno la piena operatività, sancendo contestualmente la trasformazione del continente nero in uno sterminato laboratorio per la sperimentazione di nuovi e terribili sistemi di distruzione dell’uomo e dell’ambiente.
“Thor” non è l’unica arma ad “energia diretta” in via di produzione da parte delle forze armate USA. L’Ufficio per la pianificazione strategica, lo sviluppo e la sperimentazione dell’Aeronautica militare ha reso noto infatti di aver avviato i test del laser ad “alta energia” (HELWS) e del prototipo di un secondo sistema a microonde ad “alta potenza” (PHASER), entrambi prodotti dal colosso industriale statunitense Raytheon.
Antonio Mazzeo
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