19 gennaio 2020
A margine della quarta edizione del One Planet Summit, organizzato dietro iniziativa della Francia in collaborazione con le Nazioni Unite e la Banca Mondiale, Emmanuel Macron ha annunciato un nuovo finanziamento di 14 miliardi di dollari per la realizzazione della Grande Muraglia Verde.
L’ambizioso progetto prevede la creazione di una cintura verde di almeno 100 milioni di ettari che, entro il 2030 dovrebbe attraversare quasi tutta l’Africa, dal Senegal a Gibuti e mira a dare nuova vita a terre degradate e bloccare la desertificazione. L’iniziativa è nata nel lontano 2002 e è stata lanciata nel 2007. E da allora ha migliorata la vita delle persone nelle aree già recuperate.
L’ecologista senegalese, Haïdar El Ali, tra i maggiori esperti mondiali in materia, e direttore generale dell’Agenzia di riforestazione del Senegal e della Grande Muraglia Verde, ha spiegato che è necessario intervenire con la massima urgenza. In occasione di un recente sopralluogo nel nord del Paese ha constatato che lo stato della natura necessita interventi immediati.
In Senegal il progetto dovrebbe coprire una superficie di 500 chilometri di lunghezza, dall’Oceano Atliantico verso est, e 100 di larghezza.
Haïdar El Ali si è lamentato che molte ONG coinvolte nel progetto ricevono parecchi finanziamenti, ma invece di investirli sul campo, organizzano seminari, ricerche e altro. “Da quando sono stato nominato direttore generale non ho mai potuto avere accesso ai fondi. Vogliamo creare una banca dei semi di tutte le specie di alberi che si adattano sia alle zone del nord che a quelle del sud”.
Nel Burkina Faso, che fa parte del progetto della Grande Muraglia Verde, sono già stati messi in sicurezza 30.000 ettari di terreno su un totale di 2 milioni, ma il Paese si è impegnato per un recupero di 5 milioni di ettari entro il 2030. I lavori di recupero sono in ritardo, anche per l’insicurezza che vige in alcune zone. Un problema comune a altri Stati della regione.
La promessa del finanziamento di 14 miliardi di dollari entro il 2025 per la realizzazione della Grande Muraglia Verde è stata fatta per lo più da grandi istituzione come l’Unione Europea, la Banca Mondiale e la Banca Africana per lo Sviluppo, anche l’Istituzione finanziaria panafricana dovrebbe donare 6,5 milioni di dollari.
Il tempo stringe, il 2030 non è poi così lontano e entro tale data dovrebbero essere recuperati 100 milioni di ettari di terreno; finora sono stati sistemati solo 4 milioni di ettari.
Africa ExPress
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