Africa ExPress
22 settembre 2020
Poche ore fa la giunta militare di del Mali, Comité national pour le salut du peuple (Comitato Nazionale per la Salvezza del Popolo), capeggiata da Assimi Goïta, che detiene il potere dal 18 agosto scorso, ha nominato il nuove presidente del governo di transizione.
Ha ceduto alle pressioni della Comunità Economica dell’Africa Occidentale (CEDEAO), e ha scelto come nuovo capo di Stato l’ex ministro della Difesa, Bah N’Daw, che presterà giuramento venerdì prossimo, 25 settembre, a Bamako, la capitale del Mali.
Bah N’Daw è un generale di carriera ormai in pensione. Il suo vice è il capo dell’attuale giunta militare, Assimi Goïta. Il nuovo leader del Mali è nato nel 1950 e dal 2014 è stato a capo del dicastero della Difesa. Ora si attende che venga rivelato anche il nome del primo ministro, che, secondo le richieste fatte dalla CEDEAO, non deve essere un militare ancora in servizio.
La giunta militare è in forte ritardo con la tabella di marcia, in quanto la CEDEAO, durante la 57ma sessione ordinaria, tenutasi a Niamey il 7 settembre, aveva fissato come termine ultimo per la nomina dei vertici del governo di transizione il 15 settembre.
E l’Organizzazione economica è rimasta inflessibile per quanto riguarda le sanzioni durante il meeting della scorsa settimana che si è svolto a Accra in presenza dei vertici della giunta militare maliana e Nana Akufo-Addo, capo di Stato del Ghana, nonchè co-presidente della CESEAO e altri membri: le disposizioni saranno tolte solamente una volta nominato il nuovo presidente; per la scelta di quest’ultimo sono stati concessi pochi giorni di proroga.
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