AFRICA

ENI-SHELL: scandalo corruzione pozzo petrolifero, Nigeria chiede $1,09 miliardi

Africa ExPress
10 settembre 2020

Il governo nigeriano, tramite il suo legale Lucio Luca, ha chiesto al Tribunale di Milano, dove si sta svolgendo il processo per il più grande scandalo di corruzione della storia, di condannare ENI e SHELL al pagamento immediato di una provvisionale di 1,09 miliardi di dollari, oltre a un risarcimento per danni da fissare in sede civile.
Luca ha anche chiesto la confisca della somma avanzata.

Nel 1998 la concessione di sfruttamento del campo petrolifero offshore OPL245 era stata venduta dall’allora ministro nigeriano del Petrolio, Dan Etete, alla società Malabu Oil and Gas, della quale lui stesso era uno degli azionisti.

Nel 2011 la licenza era stata passata ad ENI e SHELL per 1,3 miliardi di dollari. Un tribunale britannico ha dimostrato che alla Malabu erano stati versati 1,09 miliardi, e solamente la somma restante, “le briciole”, trasferite nelle casse del governo nigeriano.

Il processo vede implicate oltre alle due società, anche l’amministratore delegato di ENI, Claudio Descalzi e 12 altre persone, tra questi anche ex politici nigeriani di spicco, come Bello Adoke, ex procuratore generale e ministro della Giustizia, l’ex ministro del petrolio, Diezani Alison-Madueke e anche l’ex presidente del Paese, Goodluck Jonathan.

Adoke è attualmente detenuto nella ex colonia britannica. Dietro un mandato di arresto internazionale, spiccato da Abuja, è stato estradato dagli Emirati Arabi Uniti, lo scorso dicembre.

ENI e il suo amministratore delegato hanno sempre negato la propria estraneità ai fatti contestati e hanno ribadito più volte la loro correttezza nella transazione.

E’ bene ricordare che la Nigeria è uno dei Paesi più corrotti del mondo: occupa il 146° posto su 176. L’Italia, per fare un paragone, è al 51° posto.

Africa ExPress
@africexp

Redazione Africa ExPress

La redazione di Africa Express è formata da giornalisti che hanno visitato in lungo e in largo il continente africano e il Medio Oriente

View Comments

  • Perché non spiegate che nei paesi sedi della Shell, Olanda e Regno Unito, si sono guardati bene dal montare un processo per corruzione a carico dei vertici della società la Shell? E cosa ha detto la SEC di questa vicenda?
    Alessio Emanuele Locchi

Recent Posts

Mauritania: per arginare il terrorismo del Sahara arrivano gli istruttori militari cechi

Speciale per Africa-ExPress Cornelia I. Toelgyes 12 aprile 2025 Dall’inizio dell’anno in Mauritania sono presenti…

11 ore ago

Fino adesso 147 Paesi hanno riconosciuto la Palestina: manca tutto il G7 e con essi l’Italia, cioè i Paesi più ricchi

Africa ExPress New York, 12 aprile La continua guerra di Israele contro i palestinesi ha…

1 giorno ago

Sahel in fiamme: l’Algeria abbatte drone maliano, congelate relazioni diplomatiche

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 10 aprile 2024 Nulla di nuovo all’orizzonte. Tra…

2 giorni ago

Il rinnovo del mandato di Francesca Albanese all’ONU: scatena la rabbia dei filo israeliani

Speciale Per Africa ExPress Massimo A. Alberizzi 9 aprile 2025 Il 4 aprile scorso, ultimo…

4 giorni ago

La licenza di uccidere israeliana a Gaza raggiunge un bilancio da vertigini

EDITORIALE Federica Iezzi Di ritorno da Gaza, 7 aprile 2025 Israele non è più la…

4 giorni ago

Furbizia italiana: armamenti obsoleti ai regimi golpisti africani

Dal Nostro Corrispondente di Cose Militari Antonio Mazzeo 7 aprile 2025 Le Commissioni Difesa ed…

6 giorni ago