Antonio Mazzeo
1°settembre 2020
Un nuovo attore protagonista è pronto a calcare il palcoscenico del sanguinoso conflitto in Libia: una società di consulenza militare-strategica in mano a James Jones, ex comandante generale delle forze armate USA e NATO con variegati interessi in aziende leader della produzione di armi e del settore energetico.
Il 25 agosto con un volo della Lybian Airways è giunta all’aeroporto internazionale di Mitiga, ad est della città di Tripoli, una delegazione del Jones Group International (JGI), gruppo di consulenza nel settore della difesa e della sicurezza con sede centrale a Gainesville, Virginia e diverse filiali sparse per il mondo.
Il giorno dopo i rappresentanti della società contractor si sono incontrati con il presidente del Governo di Accordo Nazionale (GNA) Fayez Al-Sarraj e con i capi delle forze armate per uno “scambio di vedute in vista del rafforzamento delle capacità del personale libico e della lotta all’estremismo e al terrorismo”, come riporta una nota ufficiale delle autorità di Tripoli. Nel corso dell’incontro si sarebbe pure discusso sui meccanismi dell’assistenza militare che sarà assicurata nei prossimi mesi alle unità d’élite e delle forze di sicurezza libiche da parte del Jones Group International.
La partnership tra il Governo di Accordo Nazionale e la società statunitense avrebbe preso avvio nell’ottobre 2019 con la firma di un contratto per una serie di “servizi” di consulenza top secret. Il 2 febbraio 2020 si era poi tenuto a Tripoli un vertice tra il viceministro della difesa Saleh Al-Namroush, alcuni ufficiali delle forze armate libiche e i rappresentanti del Jones Group per predisporre un piano di formazione e cooperazione a favore degli apparati di sicurezza locali.
“La visita a Tripoli della delegazione di alto livello degli Stati Uniti d’America, Paese con cui siamo strategicamente alleati contro il terrorismo, si svolge nell’ambito nel lavoro di riforma e sviluppo delle istituzioni militari e di polizia libiche”, ha riportato in quell’occasione il Ministero della difesa del GNA. Anche allora i delegati della società contractor furono ricevuti dal presidente Fayez Al-Sarraj. “Il meeting si svolge dopo che il maggiore generale Khalifa Haftar ha lanciato un attacco contro i comandi e i reparti del Governo di Accordo Nazionale ospitati alla periferia di Tripoli e i bombardamenti contro l’area densamente popolata di Abu Salim”, evidenziò l’autorevole Middle East Monitor.
“Il Jones Group International è un’organizzazione che fornisce servizi di massimo livello nelle aree della sicurezza nazionale, degli affari internazionali, della politica estera e della sicurezza energetica”, riporta la brochure della società contractor USA. “Il Gruppo impiega un team di esperti civili e militari con una profonda conoscenza del settore produttivo pubblico e privato e della sicurezza nazionale e con un’esperienza unica a fianco dei governi e dei clienti stranieri per individuare le opportunità e i mercati ove massimizzare il proprio successo”. Un mixer dunque di consulenze in ambito bellico ed economico-finanziario che risponde pienamente all’immagine e al curriculum personale del fondatore e titolare del Jones Group International, l’ex generale dei Marines James L. Jones, già comandante in capo dell’U.S. European Command e del Supreme Allied Commander Europe dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO)..
Dopo una laurea alla Georgetown University School of Foreign Service, James L. Jones si arruola nel 1967 nel Corpo dei Marines per andare a combattere in Vietnam. Rientrato negli Stati Uniti a fine conflitto, James si specializza nella scuola di Guerra anfibia e successivamente presso il National War College. Quale comandante della 24th Marine Expeditionary Unit partecipa all’Operazione Provide Comfort in Turchia e nell’Iraq settentrionale contro il regime di Saddam Hussein. Nel 1999 diveiene il 32° Comandante del Marine Corps degli Stati Uniti d’America e dal 2002 al 2006 Comandante delle forze armate USA in Europa e del Comando Supremo delle forze alleate NATO (SACEUR). “Dal quartier generale di Mons, in Belgio, James L. Jones ha sostenuto l’importanza della sicurezza energetica e della difesa delle infrastrutture critiche quale elemento chiave delle future missioni della NATO”, si legge nella nota biografica riportata nella brochure del Jones Group International.
Ritiratosi dal servizio militare attivo, nel 2006 James L. Jones fonda l’omonima società contractor. L’anno seguente divenne presidente del consiglio d’amministrazione dell’Institute for 21st Century Energy affiliato alla Camera di Commercio USA, “dove ha operato per fare accrescere la varietà delle fonti e delle infrastrutture energetiche, sviluppare la cooperazione internazionale e proteggere la sicurezza energetica nazionale”, come riporta ancora il Jones Group International. Nel 2007 l’ex generale Jones viene nominato presidente della Commissione d’inchiesta del Congresso USA sulle effettive capacità operative delle forze militari e sicuritarie irachene, nonché presidente del Consiglio Atlantico sino al gennaio 2009. Successivamente viene nominato “consulente speciale” della Segreteria di Stato per la sicurezza in Medio Oriente e il conflitto israelo-palestinese e nel 2010 “consulente nazionale per la sicurezza” del presidente Obama, contribuendo a ridisegnare il ruolo delle forze armate USA negli scenari di guerra in Afghanistan, Iraq e nel continente africano.
Contestualmente James L. Jones ha firmato lucrosi contratti con alcune delle maggiori holding internazionali del settore militare, aero-spaziale e petrolifero, tra cui Boeing Company (direttore finanziario dal giugno 2007 al dicembre 2008), la società privata produttrice di soluzioni per il controllo biometrico Cross Match Technologies (ottobre 2007-gennaio 2009), Chevron Corporation (direttore esecutivo nel 2008), General Dynamics (2011), Deloitte Consulting LLP (consigliere commerciale nel 2012) e Thales Defense & Security (dal settembre 2019 membro del Cda della filiale statunitense del gruppo francese leader nella produzione di velivoli aerei e componenti elettroniche). Il 2020 consacra l’ex capo dei Marines e delle forze USA e NATO nel consulente di fiducia del regime di Al-Sarraj per accrescere l’arsenale di guerra contro il nemico Haftar.
Antonio Mazzeo
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