AFRICA

Mozambico, jihadisti occupano porto di Mocimboa vicino a giacimenti di gas

Speciale per Africa ExPress
Sandro Pintus
Firenze, 15 agosto 2020

Il porto di Mocimboa da Praia, è stato occupato dai jihadisti che presumibilmente appartengono ad Al Sunnah wa-Jama. È successo mercoledì 12 agosto quando le Forze armate mozambicane, che difendevano la città l’hanno dovuta abbandonare per mancanza di munizioni.

Momenti di una delle battaglie contro i jihadisti a Cabo Delgado

Pesante offensiva jihadista

L’offensiva jihadista, secondo dati dell’ong ACLED, è iniziata la sera del 5 agosto attaccando tre villaggi a una decina di km a sud-est di Mocimboa. Le case sono state saccheggiate e date alle fiamme e rapiti un numero imprecisato di abitanti. All’alba del giorno seguente hanno assaltato la periferia della città.

In aiuto ai militari mozambicani sono intervenuti gli elicotteri del Dyck Advisory Group (DAG) da febbraio ingaggiati del governo mozambicano. Per i due giorni successivi sono continuati sporadici scontri tra Forze di sicurezza e gli insorti che hanno attaccato anche alcune segherie cinesi.

Africa australe. Nella mappa la capitale del Mozambico, Maputo e,  2.700km a nord, Mocimboa da Praia (Courtesy GoogleMaps)

Il 9 agosto, secondo i media mozambicani, gli insorti avevano il controllo di parti della città di Mocimboa da Praia e delle strade principali a ovest e a nord verso Palma. La battaglia, a tratti cruenta, è durata sei giorni. Secondo Voice of America nelle Forze mozambicane si contano 55 morti e 90 feriti e l’affondamento – con una granata – di un HV32 Interceptors, imbarcazione della marina militare mozambicana. Maputo conferma l’uccisione di almeno 59 terroristi. La violenza dei gruppi jihadisti di Cabo Delgado, secondo ACLED, dall’inizio dell’anno al 1 agosto ha colpito Mocimboa da Praia ben 25 volte. È il maggior numero di attacchi in un solo sito di cui tre volte in pochi mesi.

Ministro della Difesa smentisce occupazione del porto: “Dietro il terrorismo c’è ISIS”

La conferma del coinvolgimento dell’ISIS a Mocimboa da Praia viene da Jaime Neto, ministro della Difesa del Mozambico. “Nonostante l’enorme perdita di uomini e materiale bellico a causa dello Stato islamico, le Forze di difesa hanno dimostrato bravura e coraggio, spirito di sacrificio e alto morale di combattimento”. Lo ha detto nella brevissima conferenza stampa del 12 agosto alle ore 18 su TV Moçambique, l’emittente di stato, lasciando spazio a due sole domande dei giornalisti.

Jaime Neto, ministro mozambicano della Difesa, alla conferenza stampa del 13 agosto

“Il nemico è rimasto nell’area e ha ricevuto rinforzi con attrezzature e uomini provenienti da basi esterne al territorio nazionale. I terroristi non controllano niente, la situazione è sotto controllo e le nostre Forze armate stanno resistendo”. Il ministro ha invitato la popolazione a non divulgare false notizie (boatos) e immagini scioccanti “per rispettare il ricordo dei nostri caduti”.

Anche la Tanzania contro i jihadisti

E mentre la violenza jihadista diventa sempre più pesante, anche la Tanzania ha deciso di muoversi. Le Forze armate tanzaniane di stanza nel sud del Paese lanceranno una “caccia all’uomo” nelle foreste delle regioni che confinano con il Mozambico.

I giacimenti nel Bacino del Rovuma sono tra i più grandi del pianeta e le major petrolifere presenti hanno investito circa 47 mld di euro. La produzione di gas ENI dovrebbe iniziare nel 2022 con 3,4 milioni di tonnellate l’anno mentre quella di Total partirebbe nel 2024.

Filipe Nyusi si fa garante con il Banco mondiale

Il porto di Mocimboa da Praia è strategico perché molto vicino ai giacimenti di gas dove operano le major petrolifere. A Palma, una sessantina di km a nord di Mocimboa da Praia, c’è il quartier generale di Total ed ExxonMobil. È sempre più chiaro che ai terroristi di Al Sunnah interessano quei giacimenti di gas. Lo avevano annunciato in un editoriale su al-Naba, voce dell’ISIS e l’occupazione del porto di Mocimboa conferma le intenzioni del Califfato. E mentre a Cabo Delgado la guerra continua, il presidente mozambicano, Filipe Nyusi, garantisce al Banco Mondiale che l’insurrezione non minaccia lo sfruttamento del gas.

Sandro Pintus
sandro.p@catpress.com
@sand_pin

 

Sandro Pintus

Giornalista dal 1979, ha iniziato l'attività con Paese Sera. Negli anni '80/'90 in Africa Australe con base in Mozambico e in seguito in Australia e in missioni in Medio Oriente e Balcani. Ha lavorato per varie ong, collaborato con La Repubblica, La Nazione, L'Universo, L'Unione Sarda e altre testate, agenzie e vari uffici stampa. Ha collaborato anche con UNHCR, FAO, WFP e OMS-Hedip.

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