Cornelia I. Toelgyes
22 luglio 2020
Aggiornamento 23 luglio 2020 ore 13.00
E’ morto un altro italiano per coronavirus in Madagascar. A Antsofinondry, nel distretto di Namehana, a nord della capitale Antananarivo, è deceduto Don Luigi Piotto, dell’Opera di Don Orione, 65 anni, da 28 anni missionario in Madagascar.
La pandemia non ha bussato alla porta di nessuna nazione al mondo. E’ penetrata di prepotenza in ogni dove, in ogni angolo della Terra. E anche in Africa nessun Paese è stato risparmiato dal terribile virus.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha espresso grande preoccupazione per la diffusione della malattia nel continente nero, dove Africa Centres for Disease Control and Prevention denunciano 749.500 casi, 15.726 decessi e 409.068 guarigioni. Tra coloro che non sono sopravvissuti all’infezione ci sono anche personaggi illustri, come Jacques Joachim Yhombi-Opango, ex presidente della Repubblica del Congo e l’ex primo ministro somalo e ex ambasciatore del suo Paese in Italia, Nur Hassan Hussein.
Gli esperti sono in stato di massima allerta: il già vulnerabile e fragile sistema sanitario di molti Stati africani non potrà far fronte all’emergenza Covid-19 e temono un escalation a livelli biblici della patologia.
Il Paese maggiormente colpito – il quinto su scala mondiale – è il Sudafrica con 381.798 persone infette e 5.368 morti dall’inizio della pandemia. Lunedì poi anche due membri del governo, Thembelani Nxesi, capo del dicastero per Impiego e Lavoro, e Gwede Mantashe, ministro delle Risorse Minerarie sono stati ricoverati per Covid-19.
Dal 13 luglio il presidente sudafricano, Cyril Ramaphosa, ha nuovamente vietato la vendita di alcolici per ridurre il numero di pazienti traumatizzati, in quanto i posti letto degli ospedali servono in primis per i contagiati dal virus. Lo stesso giorno è stato introdotto il coprifuoco a livello nazionale dalle 21.00 alle 04.00. Ramaphosa, in una lettera alla nazione, ha sottolineato: “Non possiamo fermare la tempesta Covid-19, ma possiamo limitare gli effetti e i danni sulle nostre vite”.
Intanto nel Paese mancano oltre 12.000 operatori sanitari, i posti letto nelle terapie intensive sono insufficienti, mancano kit per effettuare i test.
Gran parte della popolazione non ha accolto di buon grado le nuove misure introdotte da Pretoria. Il recente lockdown ha messo in ginocchio l’economia, i parchi nazionali sono vuoti, Covid-19 ha bloccato anche il turismo.
Anche in Madagascar la situazione è drammatica. Il ministro della Sanità, Ahmad Ahmad, ha chiesto aiuto alla comunità internazionale; il materiale sanitario è più che carente, gli ospedali sono strapieni. Ma la presidenza non ha gradito l’appello di Ahmad. Lalatiana Andriatongarivo, portavoce del governo e ministro della Comunicazione e Cultura, in un comunicato ha fatto sapere che il governo non ha avvallato le richieste del collega.
La tanto elogiata e pubblicizzata bibita Covid-Organics a base di artemisia annua non è riuscita a frenare l’espandersi del micidiale virus. L’intruglio miracoloso era stato distribuito gratuitamente nelle scuole e anche alla popolazione in alcune zone dell’Isola.
I contagi aumentano di giorno in giorno. A tutt’oggi sono 7.163, i morti 62, tra questi anche un religioso italiano di 80 anni, il vincenziano padre Albano Passarotto, da 54 nello Stato insulare. Il religioso è deceduto ieri nella capitale Antananarivo; era molto amato in tutto il Paese. Negli ultimi anni era attivo nel sud, a Tolagnaro, dove gestiva una scuola per 1.400 ragazzi delle fasce più povere. In passato aveva fondato il seminario nella capitale, aperto asili per orfani e tanto altro ancora.
Il Kenya registra 14.805 casi, 6.757 guarigioni e 260 decessi. Il governo ha messo in lockdown alcune contee, compreso la capitale Nairobi e ha imposto un coprifuoco notturno in tutto il territorio nazionale per arginare il contagio da Covid-19. Mentre le scuole resteranno chiuse fino alla fine del 2020, chiese e moschee sono state riaperte con restrizioni per quante concerne la presenza dei fedeli. Ma è proprio nella capitale keniota dove il micidiale virus è esploso più che altrove nella ex colonia britannica, infatti il 50 per cento dei contagi sono stati segnalati a Nairobi.
Malgrado l’aumento dei contagi, la scorsa settimana sono stati ripristinati sporadici voli interni, ovviamente con le dovute precauzioni. I passeggeri sono stati costretti a indossare la mascherina durante tutta la durata del tragitto. Il Kenya è il Paese del Corno d’Africa più colpito dalla pandemia.
Lo Zimbabwe ha imposto con oggi un coprifuoco notturno e ha inasprito le misure in atto volte a arginare l’espandersi del virus. Il Paese ha confermato 1.611 contagi e 25 decessi. L’opposizione ha contestato le nuove restrizioni e ha specificato che le norme sono state ordinate per annullare alcune manifestazioni messe in calendario per la prossima settimana per protestare contro la dilagante corruzione e la cattiva amministrazione del governo.
Cornelia I. Toelgyes
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