Cornelia I. Toelgyes
20 luglio 2020
Una delegazione della CEDEAO (Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale), in missione a Bamako, la capitale del Mali, per affrontare e cercare di risolvere la grave crisi che sta attraversando la ex colonia francese, ha rivolto alcune proposte alle parti in causa: il presidente Ibrahim Boubacar Keïta e il Movimento 5 giugno, che raggruppa membri della società civile e partiti dell’opposizione e religiosi, in particolare il Coordinamento CMAS, guidato dall’imam Mahmoud Dicko.
In veste di capo della missione della CEDEAO, Goodluck Jonathan, ex presidente della Nigeria, durante una conferenza stampa che si è tenuta nella capitale maliana ieri pomeriggio, ha presentato le proposte dell’Organizzazione economica regionale. I suggerimenti non sono stati accolti dagli oppositori, che insistono nel chiedere le dimissioni immediate del presidente Keïta.
Secondo i membri della delegazione della CEDEAO, le difficoltà attuali del Paese sono legati a problemi di governance. Quindi per uscire dalla crisi hanno proposto tre punti essenziali:
– Ricostituire quanto prima la la Corte Costituzionale, affinché possa pronunciarsi una volta per tutte sui risultati delle contestate elezioni legislative dello scorso aprile.
– La formazione di un governo di unità nazionale.
La delegazione è contraria alle dimissioni dell’attuale primo ministro Boubou Cissé, suggerisce invece una quota di ministeri per tutte le parti in causa: 50 per cento per il partito al potere, il 30 per cento per l’opposizione e il restante 20 per cento per la società civile. La CEDEAO ha sottolineato che il governo ha come priorità assoluta l’applicazione del trattato di pace di Algeri, siglato nel lontano 2015 e la governance.
La delegazione ha inoltre raccomandato l’apertura di un’inchiesta per accertare le responsabilità delle violenze durante la manifestazione della scorsa settimana, in particolare è necessario individuare chi ha sparato contro i dimostranti e chi ha distrutto e saccheggiato gli edifici pubblici.
Gli esperti della CEDEAO sperano che i vari punti suggeriti possano essere messi in atto entro il 31 luglio 2020, affinché il Paese possa uscire quanto prima dalla crisi. Difficile passare ai fatti, in quanto l’opposizione non ha ottenuto le dimissioni del presidente, come richieste con insistenza durante le manifestazioni.
Jean-Claude Kassi Brou, presidente dell’Organizzazione economica è comunque fiducioso e ottimista, assicurando che le porte del dialogo restano sempre aperte.
Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
@cotoelgyes
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