Un video mostra due italiani rapiti nel Sahel vivi in mano dei jihadisti

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Padre Maccalli e Nicola Chiacchio liberati in Mali
Padre Maccalli, a sinistra, Nicola Chiacchio, a sinistra

Africa ExPress
6 aprile 2020

Padre Pierluigi Maccalli della Società delle Missioni Africane (Sma), rapito in Niger la sera del 17 settembre 2018, al confine con il Burkina Faso e Nicola Chiacchio, un altro nostro connazionale sequestrato dai jihadisti nel Sahel, sono vivi. Lo conferma un video, inviato dai terroristi a diversi quotidiani.

Una loro foto è apparsa anche su Aïr Info Agadez, giornale online nigerino, che afferma di essere in possesso di una copia del breve filmato. La redazione del quotidiano nigerino ha fatto indagini e ricerche del caso e conferma l’attendibilità del video.

Padre Maccalli, a sinistra, Nicola Chiacchio, a sinistra

Maccalli, a sinistra nella foto, originario di Madignano, in provincia di Cremona, al momento del suo rapimento si trovava nella parrocchia di Bomoanga, in Niger, dove viveva da ormai 11 anni, mentre di Chiacchio, a destra, si sa ben poco. Si suppone che sia stato rapito anni fa mentre si trovava nel Sahel, probabilmente in Mali come turista. Da un suo vecchio blog si evince che era appassionato di moto e bicicletta e dei suoi viaggi in Africa in sella a questi mezzi. Non si sa  quando Nicola sia stato rapito.

Entrambi gli ostaggi sembrano dimagriti, stanchi e sofferenti dalla lunga prigionia. Nel breve video il religioso e Chiacchio hanno dato solamente comunicato le loro generalità e la data della registrazione, che risulta essere stata fatta il 24 marzo scorso.

Poche settimane fa sono stati liberati un altro italiano, Luca Tacchetto, e la sua fidanzata canadese, Edith Blais. Erano stati rapiti dai terroristi del Sahel nel dicembre 2018. Ora bisogna capire come mai i gruppi armati abbiano liberato la coppia e abbiano dato notizie dopo questo lungo silenzio degli altri due ostaggi. Potrebbe essere l’effetto del coronavirus che, seppur lentamente, si sta espandendo anche nelle regioni del Sahel. In Mali i casi confermati attualmente sono 45, tra questi anche una vittima, mentre in Niger i positivi al test COVID-2019 sono 184 e 10 i morti. Ma la situazione è ben peggio in Burkina Faso: 345 i contagiati e 17 le vittime.

Il ministro della Difesa francese, Florence Parly ha fatto sapere due giorni fa che anche 4 militari francesi della missione Barkhane, presente nel Sahel con 5.100 uomini, sono risultati positivi al coronavirus.

Africa ExPress
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