Africa ExPress
25 marzo 2020
Tutto il mondo è Paese. Anche in Africa molti sottovalutano il pericolo COVID-19 e ignorano le restrizioni imposte per sconfiggere il micidiale coronavirus. E così un ruandese, sprezzante del pericolo e delle norme governative, aveva deciso di andare a pesca al vicino fiume Nyabarongo, nel distretto di Kamonyi, nella Provincia del Sud del Ruanda. Invece di tornare a casa con un cesto colmo di pesci, ha riempito la pancia di un coccodrillo.
L’incidente mortale è stato confermato alla BBC dal sindaco del distretti di Komonyi, Alice Kayitesi, questa mattina. Finora l’uomo non è ancora stato identificato. La Kayitesi ha precisato che la vittima del coccodrillo è tra le poche persone che non ha dato seguito alle raccomandazioni delle autorità di Kigali.
La polizia ruandese ha sparato contro due giovani, uccidendoli. I ragazzi, entrambi sulla ventina erano in giro senza giusta causa e, dopo essere stati fermati dagli agenti hanno cercato di aggredirli. Il fatto è stato confermato dal portavoce della polizia nazionale ruandese, John Bosco Kabera.
Molti Stati del continente africano non solo hanno chiuso tutte le frontiere, ma hanno imposto severe restrizioni volte a arginare l’espandersi della pandemia. Tra questi il Ruanda. Paul Kagame è stato chiaro: Restate a casa, niente uscite inutili; scuole di ogni ordine e grado sono chiuse, vietati assembramenti e cerimonie religiose. Rimangono aperti solamente i servizi essenziali, inclusi farmacie, ospedali e supermercati. Finora nel Paese sono stati registrati 40 casi si COVID-19.
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