Africa ExPress
29 febbraio 2020
Il governo nigeriano ha chiuso momentaneamente la filiale Ewekoro, Ogun State, del cementificio Lafarge e messo in quarantena 28 persone venute in contatto con un italiano (il cui nome non è stato reso pubblico per motivi di privacy), consulente della società, che è risultato positivo al coronavirus in Nigeria.
Ora il nostro connazionale è ricoverato a Lagos nel Infectious Disease Hospital di Yaba, un quartiere della capitale economica dell’ex colonia britannica e, secondo quanto viene riportato dalle autorità nigeriane, le sue condizioni non destano preoccupazione.
Il consulente di Lafarge è arrivato all’aeroporto internazionale Murtala Muhammed di Lagos da Milano via Istanbul con la Turkish Airways il 24 febbraio, e, sempre secondo le autorità sanitarie, al suo arrivo in Nigeria non aveva presentato alcun sintomo della patologia.
Osagie Emmanuel Ehanire, ministro della Sanità del governo di Abuja ha fatto sapere che attualmente sono operativi 60 medici all’aeroporto di Lagos e che il governo non intende bloccare i voli provenienti da Paesi affetti da 2019-nCoV, nè di mettere in quarantena i viaggiatori che non presentano sintomi. Intanto il governo ha ottenuto dalla Turkish Airways la lista dei passeggeri, che ora il personale addetto sta cercando di rintracciare per effettuare lo screening.
Il nostro connazionale, una volta raggiunto Lagos, ha passato la notte in un albergo in prossimità dell’aeroporto, per poi recarsi il giorno dopo nell’Ogun State, dove ha accusato febbre e dolori il 26. Il governatore dell’Ogun State, Dapo Abiodun, è stato immediatamente informato del suo stato di salute dai dirigenti della compagnia. Il consulente italiano è stato allora trasferito a Lagos, in un centro altamente specializzato per malattie infettive e il 27 il test ha confermato ciò che si temeva: infezione da coronavirus.
Sahara news, un giornale online generalmente ben informato, riporta che il malato sarebbe stato trasferito nella più popolosa città della Nigeria con un’ambulanza normale di una clinica di Sagamu.
In un primo momento circolava voce che un autista che ha avuto come cliente il consulente italiano, fosse scappato e che avesse chiesto un ingente somma di danaro al commissario per la Salute, Tomy Coker, perché altrimenti avrebbe contagiato chiunque. In un comunicato il governatore Abiodun nega fermamente il fatto, classificandolo come fake news e invita la popolazione alla tranquillità, raccomandando di lavarsi spesso le mani e nell’eventualità di qualsiasi caso sospetto di contattare il centro di epidemiologia dell’Ogun State.
E’ il secondo nostro connazionale che “importa” il temibile virus in un Paese africano. Il primo caso si è verificato in Algeria qualche giorno fa, ora in Nigeria. Le autorità di entrambi gli Stati hanno preso le misure necessarie e invitano alla calma. Finora non si sono verificati casi di intolleranza contro gli italiani.
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