Cornelia I. Toelgyes
25 febbraio 2020
Una cinquantina di donne, portatrici del virus dell’immunodeficienza umana (HIV, sigla dell’inglese Human Immunodeficiency Virus), sono state sottoposte a sterilizzazione coatta in diversi ospedali sudafricani.
L’efferata, crudele, inumana pratica è stata portata alla luce grazie un’inchiesta avviata nel 2015 da due organizzazioni per i diritti delle donne, che già allora avevano sottoposto alla Commissione per l’Uguaglianza di Genere (CGE) del Sudafrica 48 casi di sterilizzazioni forzate. Un rapporto dettagliato sulla faccenda è stato reso pubblico ieri dalle ONG.
La CGE ha ascoltato sotto giuramento tutte le donne che avevano denunciato il vergognoso modus operandi degli ospedali. Keketso Maema, capo della Commissione, ha specificato che tutte le donne sottoposte a sterilizzazione forzata sono nere e quasi tutte portatrici di HIV. “Mentre erano sul punto di partorire, sono state costrette, a volte anche con la forza, a firmare un formulario. Solo in un secondo tempo sono venute a sapere che si trattava del consenso alla sterilizzazione”, ha rilevato la Maema.
I fatti si sono svolti tra il 2002 e il 2015; il personale aveva minacciato le donne che se non avessero firmato, avrebbero perso qualsiasi diritto a cure mediche e terapie.
Tutte le signore hanno precisato di aver acconsentito alle richieste del personale ospedaliero, in quanto stavano vivendo, allora, un momento difficile e di grande dolore e non erano in grado di comprendere ciò che stavano firmando. Tutte quante hanno partorito con taglio cesareo, che ha ovviamente reso più semplice la sterilizzazione.
Una volta tornate a casa e dopo aver scoperto l’imbroglio, la violenza alla quale erano state sottoposte, hanno sofferto di depressione e molte tra loro sono state lasciate dai mariti. Una delle vittime ha saputo solo anni dopo il suo ultimo parto che le erano state legate le tube di falloppio e questo perchè aveva consultato un ginecologo a pagamento, in quanto desiderava un altro bambino.
La Commissione ha concluso che la sterilizzazione coatta sulle donne portatrici di HIV è una grave discriminazione e violazione dei fondamentali diritti umani.
In base alle leggi in vigore in Sudafrica, dal 1998 è vietata la sterilizzazione senza il consenso informato.
Cornelia I. Toelgyes
corneliacit@hotmail.it
@cotoelgyes
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Qualche chierico invece vorrebbe spingere le donne con HIV a fare più figli possibile? Avete una strana visione della vita, molto innaturale, molto nociva
Gentile signor Ernani, io credo che sia una pratica piuttosto innaturale e nociva sterilizzare senza consenso donne, anche se contagiate da HIV. E comunque questa pratica è stata condannata dalle organizzazioni che difendono i diritti umani.
Grazie comunque del suo commento. Pareri diversi qui hanno sempre diritto di cittadinanza
m.a.a.