E’ partito giovedì mattina da Dakar alla volta di Banjul il primo pullman del nuovo servizio inter-africano, lanciato dalla società di trasporti pubblica del Senegal. La nuova linea si chiama Dem Dikk (andata e ritorno in lingua wolof).
La data non è stata scelta a caso: solo un anno fa era stato inaugurato il nuovo ponte sul fiume Gambia che collega la regione di Casamance (nel Senegal meridionale) con il Gambia, piccolo Paese anglofono dell’Africa occidentale, un’enclave nel territorio della ex colonia francese. E questa importante infrastruttura è stata realizzata anche per far uscire Casamance dall’isolamento e per incentivare gli scambi commerciali.
I nuovi bus sono climatizzati e il viaggio dura più o meno 6 ore. Ogni viaggiatore può portare con se non più di 2 bagagli e il costo della tratta Dakar-Banjul è di 18 euro. Certo, più caro del tassì a sette posti, ma ben più confortevole e molto meno costoso dell’aereo.
Ora il Senegal punta molto su questo nuovo collegamento, il primo di molti altri che seguiranno. Lo ha detto Mamadou Silèye Anne, direttore del trasporto internazionale della società Dakar Dem Dikk. “Le prossime tappe previste sono la Guinea, il Mali, la Mauritania”, e ha aggiunto: “E’ una nuova sfida, volta per far uscire i Paesi dall’isolamento, partecipare alla libera circolazione negli Stati aderenti alla CEDEAO (Comunità economica degli Stati dell’Africa Occidentale).
“Queste nuove linee sapranno soddisfare la necessità di mobilità inter-regionale, i popoli devono interagire e integrarsi e il trasporto è il mezzo più efficace per raggiungere tale scopo”, ha sottolineato Aubain Sagna, segretario generale del ministero dei Trasporti senegalese.
E’ anche una nuova sfida tra il trasporto pubblico e quello privato, che finora ha dominato la scena. Vedremo se saprà competere in futuro con mezzi moderni, sicuri e a basso costo.
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