Sandro Pintus
Firenze, 21 gennaio 2020
La Commissione Europea ha deciso di stanziare 22,8mln di euro per aiuti umanitari causati dalla siccità in Africa meridionale. I Paesi del continente ai quali andranno i fondi per aiutare le popolazioni sono cinque: Eswatini (ex Swaziland), Lesotho, Madagascar, Zambia e Zimbabwe.
La maggioranza del finanziamento per un totale di 16,8mln è destinato allo Zimbabwe. Servirà a rafforzare l’assistenza alimentare e nutrizionale, a migliorare l’accesso ai servizi sanitari di base e all’acqua pulita oltre che a proteggere le persone vulnerabili.
Alla siccità dell’ex colonia britannica si aggiunge un tracollo economico, che ha collocato il Paese tra i quattro al mondo che soffrono maggiormente di carenza di cibo. Lo Zimbabwe sta affrontando una delle peggiori crisi alimentari del mondo. Una situazione che ha portato metà della popolazione (7,7mln di di abitanti), alla fame. In alcune aree del Paese le temperature hanno superato i 50°C portando alla morte, per fame e sete, anche la fauna selvatica.
Anche lo Zambia, per la prima volta da molti anni, sta vivendo una pesantissima crisi. Secondo maggior fornitore di grano nella regione, sta affrontando un deficit di produzione di cereali e il suo più alto numero di persone a rischio di carenza di cibo. I restanti 6mln di euro verranno utilizzati per per finanziare l’assistenza alimentare e nutrizionale, oltre che in Zambia, in Eswatini, Madagascar e Lesotho. Secondo l’UE, ci sono 12 milioni di persone a rischio fame.
“Molte famiglie povere hanno difficoltà ad avere cibo sufficiente a causa dei raccolti scarsi” – ha dichiarato Janez Lenarčič, commissario per la Gestione delle crisi. “Queste famiglie hanno accesso ridotto all’acqua e, in alcuni casi, non possono acquistare cibo per il costo eccessivo dei prodotti alimentari sui mercati. Gli aiuti umanitari dell’UE contribuiranno a fornire generi alimentari ai più bisognosi e a far fronte alla crisi alimentare nelle comunità rurali fragili”.
Il finanziamento della Commissione europea giunge in un momento in cui vaste regioni dell’Africa meridionale stanno affrontando la siccità più grave dal 1983. Da gennaio 2019 l’Unione Europea sta sostenendo azioni umanitarie nella regione con finanziamenti per 67,8mln di euro.
Attraverso questi finanziamenti umanitari, l’UE dà la priorità alla fornitura di aiuti rapidi come sovvenzioni per l’emergenza a persone vulnerabili colpite da catastrofi improvvise. Ciò evita di dover vendere i loro beni quando il cibo finisce, solo per ritrovarsi ancora meno in grado di affrontare il prossimo disastro.
Sandro Pintus
sandro.p@catpress.com
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