18 dicembre 2019
Marry Mubaiwa, moglie del vicepresidente dello Zimbabwe, Constantino Chiwenga, è stata arrestata sabato scorso per frode e riciclaggio. La donna è stata convocata lunedì scorso al tribunale di Harare e durante l’udienza le è stata notificata un nuovo capo di imputazione, ben più grave dei primi: tentato omicidio. Secondo l’accusa avrebbe tolto la flebo dal braccio del marito, mentre era ricoverato a Pretoria, la capitale del Sudafrica.
Dovrà nuovamente comparire davanti al giudice il 30 dicembre. Il suo avvocato ha chiesto la sua immediata scarcerazione.
In base all’atto d’accusa reso pubblico lunedì, Marry, una ex indossatrice, lo scorso 8 luglio, avrebbe deliberatamente interrotto le cure mediche al coniuge, strappando la perfusione al ricorrente e facendo fuoruscire parecchio sangue dalla vena. Poi avrebbe costretto il consorte a alzarsi dal letto e condotto fuori dalla camera. Per fortuna poco dopo sarebbe stata intercettata e bloccata dai servizi di sicurezza.
Allora la Mubaiwa, attualmente separata dal marito, era riuscita a fuggire dall’ospedale e a dileguarsi, mentre Chiwenga è stato trasferito in una clinica in Cina per sottoporsi alle cure necessarie. Il vicepresidente è tornato a Harare solamente lo scorso novembre.
Si vocifera che Chiwenga, ex capo di Stato maggiore dell’esercito, avesse architettato il piano per costringere Robert Mugabe a rassegnare precipitosamente le proprie dimissioni il 21 novembre 2017.
Avida come Grace Mugabe, vedova dell’ex presidente, tra il 2018 e 2019 Marry avrebbe trasferito un milione di dollari dai suoi conti in Zimbabwe su una banca sudafricana, omettendo e/o falsificando la destinazione d’uso, in violazione della normativa che disciplina il controllo sui cambi di denaro. Grazie all’aiuto di complici, con tali somme la ex indossatrice avrebbe acquistato una proprietà a Pretoria e due vetture fuoristrada di lusso.
Africa ExPress
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