Cornelia I. Toelgyes
14 dicembre 2019
I miliziani ISWAP (acronimo per Islamic State West Africa Province), una fazione di Boko Haram, capeggiata da qualche mese da un nuovo leader, Abu Abdullah Ibn Umar Al Barnawi, hanno brutalmente ammazzato quattro operatori umanitari nigeriani dell’agenzia internazionale Action Against Hunger (ACF), organizzazione con base a Parigi e attiva in 47 Paesi.
Sette membri dello staff di ACF erano stati rapiti lo scorso luglio vicino Damasak, nel Borno State. Il loro convoglio era stato assalito durante trasferimento. Un autista era stato ammazzato subito, mentre altri 6 (5 uomini e una donna) erano stati portati in un luogo sconosciuto.
L’esecuszione è stata rivendicata da un video messo in rete da ISWAP. Un primo ostaggio è stato ucciso alla fine di settembre. Finora non è stato reso noto il nome delle persone assassinate. ACF ha chiesto l’immediato rilascio della donna, Grace Taku, ancora nelle mani dei terroristi e nel suo comunicato ha chiesto di non postare video e/o foto degli ostaggi per rispetto alle famiglie.
Nel filmato è stato annunciato che Grace non sarà mai liberata. “E’ stata condannata a restare schiava per tutta la vita”. Come altre giovani donne cristiane rapite dai miliziani del gruppo. E, secondo una fonte di ISWAP, come riporta Ahmad Salkida, reporter nigeriano esperto in terrorismo, l’uccisione dei 4 operatori umanitari sarebbe conseguenza dell’interruzione delle trattative con il governo di Abuja.
In questi giorni ISWAP ha ucciso altre 15 persone. I terroristi sono arrivati a bordo di versi pick-up, armati con fucili migliatori e hanno assalito un posto di sicurezza di un gruppo di auto-difesa del villaggio di Mamuri nel Borno State. Quattordici vigilantes e un poliziotto sono stati ammazzati. Il gruppo terrorista ha rivendicato l’attentato.
Da diverso tempo centinaia di miliziani privati e cacciatori dell’area sono stati inviati a Gubio e dintorni (la città dista un’ottantina di chilometri da Maiduguri, il capoluogo del Borno State), per contrastare i continui attacchi dei jihadisti.
Entrambe le fazioni di Boko Haram continuano a mietere vittime e seminare terrore nel nord-est della Nigeria e nei Paesi limitrofi. La setta, fondata nel 2002 da Mohammed Yusuf, alle origini era un movimento molto meno violento di quello attuale. Yusuf fosse era un fanatico contrario ai modelli di vita dell’Occidente e sosteneva che a Terra non è sferica ma piatta e che la pioggia fosse un dono e creazione di Allah e non il risultato della condensazione dell’acqua, tutte cose per altro sostenute dal Corano. Bisogna sottolineare che inizialmente la setta aveva anche mezzi militari limitati; infatti solo dopo la morte del vecchio leader, nel 2009, i Boko Haram si sono trasformati in una banda d assassini.
Dal 2009 ad oggi sono morte almeno 35mila persone, oltre 2 milioni hanno dovuto lasciare le loro case a causa delle violenze. I sequestri sono frequenti e il denaro pagato per il riscatto serve per il finanziamento delle operazioni criminali. Altre volte gli ostaggi vengono rilasciati in cambio della liberazione di miliziani in carcere.
Cornelia I. Toelgyes
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