Sandro Pintus
Firenze, 11 dicembre 2019
Un calo senza precedenti dei livelli delle acque delle Cascate Vittoria. Così è stata definita la situazione attuale delle cascate tra le più belle e spettacolari del mondo.
Lo spettacolo naturale che portava l’immensa quantità d’acqua dello Zambesi in caduta per cento metri dentro un canyon che separa Zambia e Zimbabwe, è sospeso. L’origine è la pesante siccità, a causa dei cambiamenti climatici, che sta sferzando l’Africa meridionale da quasi un anno.
Le Cascate Vittoria sono l’ultimo forte avviso della tragedia climatica che colpisce il continente africano. Richard Beilfuss è a capo dell’International Crane Foundation e studia lo Zambesi da tre decenni. Secondo lo studioso i cambiamenti climatici influiscono sui ritardi del monsone perché “concentrano la pioggia in eventi più grandi e più difficili da conservare. La conseguenza è una stagione secca che dura più a lungo” – ha dichiarato a Reuters.
I devastanti cicloni Idai e Kenneth, che hanno colpito Mozambico e Zimbabwe a brevissima distanza di tempo, ne sono il triste esempio. Mentre i dati dell’Autorità fluviale dello Zambesi mostrano che il flusso d’acqua è al minimo dal 1995 e ben al di sotto della media a lungo termine.
Zimbabwe e lo Zambia dipendono fortemente dall’energia idroelettrica proveniente della diga di Kariba, che si trova sul fiume Zambesi a monte delle cascate. Le autorità dei due Paesi sono state costrette a interrompere l’erogazione di energia elettrica.
La secca delle Victoria Falls colpisce pesantemente il turismo e le entrate in valuta pregiata della fragile economia dello Zimbabwe e quella dello Zambia. In Zimbabwe le temperature hanno raggiunto 51°C, una calura che ha bruciato i raccolti lasciando 7milioni di persone a rischio fame.
Un clima bollente che crea grossi problemi alla flora e la fauna delle aree maggiormente colpite. Negli allevamenti dello Zimbabwe sono morti 9mila bovini mentre, tra Zimbabwe e Botswana, sete e fame hanno ucciso 300 elefanti.
Sandro Pintus
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