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Lo Zambia ha condannato due omosessuali a 15 anni di galera. Il Paese applica una legislazione ultra-conservativa e repressiva nei confronti di gay e lesbiche come succede in molti altri Stati del continente africano ex colonia britanniche ancora legate alle leggi bacchettone care ala regine Vittoria.
Un anno fa, Steven Samba et Japhet Chataba sono stati ritenuti colpevoli di aver commesso “atti contro natura”, grazie alla testimonianza di un impiegato di un albergo di Kapiri Mposhi, una cittadina al centro del Paese. Il dipendente del piccolo hotel ha affermato di averli visto da una finestra mentre consumavano un atto sessuale.
Samba e Chataba hanno fatto ricorso alla sentenza del Tribunale di Kbawe (città nella Provincia centrale); giovedì scorso però la dura condanna è stata riconfermata.
Brebner Changala, attivista zambiano per i diritti umani, ha protestato contro tale sentenza: “E’ un atto barbarico rinchiudere due persone solo perchè non hanno rispettato una norma sociale, mentre altri, che chiamiamo politici, commettono crimini distruggendo il Paese, circolano liberamente”.
Daniel Foote, ambasciatore statunitense in Zambia, ha criticato duramente le autorità, e senza mezzi termini ha detto che nel Paese si applicano due pesi e due misure per giudicare i crimini. Nel suo comunicato ha aggiunto: “Personalmente sono inorridito. Non c’è stata alcuna violenza, i due uomini hanno avuto un rapporto consensuale. Ai funzionari governativi è concesso di rubare milioni di dollari di fondi pubblici senza essere mai processati, quando i politici picchiano i cittadini perchè osano esprimere solamente la propria opinione, nessuno dice nulla”.
Il diplomatico di Washington non è davvero andato per il sottile. Ha accusato il governo di non proteggere le minoranze, le persone affette da albinismo, i disabili, gay, lesbiche, transgender, transessuali, persone di altre etnie o oppositori politici. E ritiene che con questa sentenza lo Zambia ha dimostrato di non garantire i diritti umani e ciò potrebbe comportare severe conseguenze a livello internazionale.
Africa ExPress
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