Polizia in stato d’allerta a Mombasa, sgominata cellula di terroristi Shebab

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Dal Nostro Inviato Speciale
Massimo A. Alberizzi
Mombasa, 24 ottobre 2019

Un paio di settimane fa la polizia keniota dopo un’attenta investigazione ha smantellato una cellula jihadista sulla costa dell’oceano Indiano, a Mombasa e sulla costa. E’ stato arrestato un gruppo di sospetti che si suppone siano collegati ai terroristi Shebab somali. Secondo fonti della polizia domenica scorsa, durante le celebrazioni del “Mashujaa Day”, una delle feste più importanti della regione il gruppo di terroristi aveva pianificato almeno due attacchi.

Ma il 1 ° ottobre, le forze di sicurezza hanno fatto irruzione in alcune abitazioni nel centro di Mombasa. Tre terroristi che hanno tentato una resistenza sono stati uccisi e altri (non è chiaro il numero) arrestati. La polizia ha sequestrato un arsenale e più di venti telefoni cellulari.

Secondo le autorità, la cellula di terroristi islamici aveva pianificato attacchi per domenica scorsa a Mombasa, a Kwale, a Kilifi  e in altri siti costieri. L’operazione è cominciata oltre un mese fa quando la polizia ha individuato alcune persone sospette. Ne ha quindi monitorato i movimenti e le comunicazioni e scoperto i loro collegamenti con gli Shebab somali. Un primo iniziato e stato arrestato e il suo interrogatorio ha fornito informazioni definite “interessanti e utili”.

Fort Jesus è il simbolo di Mombasa

Le forze dell’ordine sono state messe in stato d’allerta. Senza pubblicità sono stati rafforzati i controlli attorno a stazioni di polizia, scuole, chiese, hotel, spiagge e supermercati.

Le comunicazioni intercettate hanno svelato che i sospetti terroristi hanno  inviato sette complici nelle contee di Kwale e Kilifi per lanciare attacchi. Le autorità hanno quindi esteso la segnalazione all’intera regione intorno a Mombasa. Finalmente è stata individuata tutta le rete pronta a colpire e il 1 ° ottobre è stata smantellata.

Almeno due sospetti si sono dichiarati non colpevoli. Altri invece sembra che si siano rifugiati nei boschi e siano scomparsi. In tutta la costa keniota polizia, esercito e anche le guardie dei parchi restano in un causo e silenzioso stato d’allerta.

Massimo A. Alberizzi
massimo.alberizzi@gmail.com
twitter @malberizzi

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