Tunisi, 15 ottobre 2019
Ha vinto con un risultato strabiliante, l’austero professore universitario Kaïs Saïed. L’Instance Supérieure Indépendante pour les Élections (Alta Autorità indipendente per le elezioni, l’agenzia governativa incaricata di organizzare e supervisionare le elezioni e i referendum in Tunisia) ha confermato Saïed vincitore delle elezioni presidenziali. Il nuovo leader tunisino ha ottenuto il 72,71 per cento delle preferenze, ossia 2,77 milioni di tunisini si sono espressi in favore del professore. Il suo avversario, il controverso uomo d’affari, scarcerato solo pochi giorni fa, Nabil Karoui, si è aggiudicato un milione di voti in meno, fermandosi così al 27,29 per cento. Il tasso di partecipazione al voto è stato 51 per cento.
Karoui, patron di Nessma tv, principale rete privata del Paese, fondatore e presidente del partito Qalb Tounes (Al cuore della Tunisia), era stato arrestato a fine agosto con pesanti accuse: riciclaggio e frode fiscale. L’ISIE aveva autorizzato Karoui a restare in lizza alla tornata elettorale malgrado il suo arresto, in quanto indagato e non condannato. E’ stato scarcerato, anche se le accuse nei suoi confronti sono ancora in piedi e l’inchiesta prosegue a 360 gradi. L’uomo d’affari si è congratulato con il suo avversario ancora prima che fossero stati resi noti i risultati ufficiali. In un comunicato ha promesso che avrebbe sostenuto il nuovo presidente, che ora “dovrà completare la transizione democratica e risollevare l’economia del Paese”.
L’indipendente Kaïs Saïed è un professore universitario conservatore, che ha vinto sopratutto grazie ai voti dei giovani, è ben cosciente delle difficoltà che dovrà affrontare, in particolare la lotta contro la corruzione. E non sarà nemmeno semplice il dialogo con il Parlamento: durante le elezioni parlamentari che si sono svolte il 6 ottobre scorso, nessun partito, secondo i risultati preliminari ufficiali, si sarebbe aggiudicato la maggioranza assoluta. Il partito islamico Ennahda con 52 seggi su 217, avrebbe ottenuto la maggioranza relativa.
Africa ExPress
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