Africa ExPress
Oslo, 11 ottobre 2019
Il premier etiopico Abiy Ahmed ha ricevuto il premio Nobel per la pace, assegnatogli a Oslo stamattina. In carica dell’aprile del 2018, Abiy appena eletto si è occupato di ricercare la pace con l’Eritrea. In parte c’è riuscito, ma poi il governo di Asmara ha piano piano ritirato le concessioni che aveva accettato, prima tra tutti l’apertura della frontiera.
Il mondo aveva sperato che gli sforzi di Abiy per pacificare i due Paesi (sforzi riconosciuti dal premio Nobel odierno) potessero avere successo. Invece il regime eritreo, militarizzato fino al midollo, non ha reagito con l’entusiasmo che ci sarebbe aspettato. All’inizio ha mostrato segni di apertura ma poi si è richiuso su se stesso, continuando con le sue politiche repressive e dal pugno di ferro.
L’assegnazione oggi del premio Nobel ad Abyi oltre che essere un riconoscimento alla politica del premier, definita dagli osservatori saggia e lungimirante, è uno schiaffo inferto al dittatore eritreo, Isayas Afeworki e alla sua politica oscurantista e guerrafondaia.
Una delle domande che ci deve porre ora è: come reagirà il tiranno eritreo? Si teme che possa reagire inconsultamente magari riaprendo il fronte di guerra oppure vendicandosi ancora di più sui suoi sudditi. Vediamo se oggi si congratulerà con il premier premiato.
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