AFRICA

Le calciatrici del Gabon molestate perchè hanno preso troppi goal

Dal Nostro Corrispondente Sportivo
Costantino Muscau
Milano, 30 maggio 2019

Sventurate giovani calciatrici del Gabon. Massacrate in campo a suon di goal dalle avversarie , maltrattate e perfino violentate fuori campo dai loro dirigenti . Tutto perché di reti ne avevano incassate troppe: 44 in 5 partite.

Nella prima (8 maggio) avevano perso per 7- 0 contro le ragazze di Haiti; nella seconda (10 maggio) per 11-0 contro il Giappone; nella terza (13 maggio) era andata meglio contro la Francia: 6-0; ma due giorni dopo erano ricadute in basso nella sfida con la Corea del Nord:10-0.

Giocatrici del Gabon al Sud Ladies Cup in Provenza, Francia

E il 18 maggio avevano finito ingloriosamente con un altro 10-0 ad opera delle rivali messicane.
Questa disfatta calcistica è avvenuta in Provenza, nel sud della Francia, in occasione della seconda edizione della “Sud ladies cup”, un torneo femminile per under 19 (vinto dalla Corea del Nord).

Uno smacco sportivo pagato a carissimo prezzo dalle povere ragazze del Gabon, secondo quanto hanno denunciato al giornalista Freddhy Koula una volta tornate in patria , a Libreville, mercoledì 22 maggio scorso, dopo 3 settimane di lontananza dai propri cari.

La débacle della giovane nazionale femminile ha offerto il destro – secondo le accuse – a qualcuno per sfogare il più becero e violento machismo.
“Siamo state segregate e trattate come bestie da parte di alcuni responsabili della squadra – hanno denunciato le calciatrici, pur terrorizzate da minacce di rappresaglie – Siamo state costrette a dormire su materassi per terra in una stanza di un albergo di infima categoria, dopo che ci avevano sequestrato telefoni, per non comunicare con i nostri familiari, e i passaporti per non scappare; poi siamo state vittime di insulti, palpeggiamenti e violenze sessuali vere e proprie”.

In effetti video e foto circolati sui social mostrano le sfortunate calciatrici ammassate in una squallida stanza di un motel, su materassi buttati sul pavimento.
“È vero che in campo non siamo state all’altezza di quanto ci si aspettava da noi – hanno aggiunto – e non solo per colpa nostra, ma questo li autorizzava a farci vivere un simile calvario?”.

Al danno si è aggiunta pure la beffa: le atlete non avrebbero ricevuto neppure un franco in tutto questo periodo. Al punto che per rientrare a casa, una volta tornate in Gabon, hanno dovuto inscenare una manifestazione di protesta davanti alla sede della Federazione calcistica, a Libreville. Alla fine sono riuscite a ottenere 60 mila franchi (un centinaio di euro) per comprarsi cibo e pagarsi il viaggio per riabbracciare i propri cari.

Alain-Claude Bilie-By-Nze, ministro dello Sport gabonese

L’eco di questa denuncia è stata talmente forte che il ministro degli Sport del Gabon, Alain-Claude Bilie-By-Nze, venerdì 24 maggio ha informato l’autorità giudiziaria per l’apertura di un’inchiesta e, a sua volta, ha disposto un’indagine amministrativa.

“I fatti raccontati sono talmente gravi – ha tuonato il ministro – da spingermi a prendere direttamente sotto controllo la Federazione calcistica gabonese (Fegafoot) e a coinvolgere il Procuratore della Repubblica perché punisca gli eventuali responsabili. Io sono impegnato a che lo sport sia un elemento di arricchimento della persona, di coesione e di unità nazionale. Le molestie sessuali, le violenze psicologiche o le pressioni qualsiasi tipo non posso prosperare nello sport”
.
En passant – e solo come dato cronistico – ricordiamo che Alain-Claude Bilie- By-NZe, 62 anni, è un personaggio molto noto in Gabon per il suo passato di sindacalista studentesco, di politico e per due singolari incidenti: uno giudiziario e l’altro di… corna.

Nel gennaio 2018, dopo aver lasciato da pochi giorni la carica di ministro dei Trasporti, fu arrestato per l’emissione di un assegno a vuoto e condannato a un mese di prigione e a un milione di franchi di ammenda (poco più di 1500 euro). Nel 2015, invece, fu accusato da un uomo d affari franco-beninese di essere stato sorpreso con la (di lui) moglie in camera da letto (sempre di lui). Non solo: Alain-Claude avrebbe tentato di far assumere la medesima signora, denominata dai media locali “sua amante” al ministero della Comunicazione. Tutto il mondo è paese, ovvero niente di nuovo sotto il sole.

Queste vicende, comunque, non hanno stroncato la carriera di Alain-Claude, che nel dicembre scorso è stato chiamato dal nuovo primo ministro  a dirigere il dicastero degli Sport.

Ma torniamo alle nostre sfortunate atlete, meglio note in Gabon come Pantere calcistiche.
A parte le inchieste per accertare la veridicità dell’accaduto ed eventuali responsabilità civili e penali, il caso delle Pantere ferite e non solo nell’onore, ha suscitato profondo sdegno nella popolazione.

Valga per tutte la reazione su Gabon review.com di un cittadino comune,che si firma Mbadinga: “Sarebbe ora di fare un repulisti nelle scuderie del calcio gabonese. I comportamenti deviati e abietti sono una pratica ormai decennale. Gli abusi sessuali devono essere banditi dal mondo dello sport”. E non solo da quel mondo.

Costantino  Muscau
@muskost@gmail.com

Cornelia Toelgyes

Giornalista, vicedirettore di Africa Express, ha vissuti in diversi Paesi africani tra cui Nigeria, Angola, Etiopia, Kenya. Cresciuta in Svizzera, parla correntemente oltre all'italiano, inglese, francese e tedesco.

Recent Posts

Zambia: evviva la nonnina della moda

Dalla Nostra Corrispondente di Moda Luisa Espanet Novembre 2024 In genere succede il contrario, sono…

2 ore ago

Ventiquattro caccia da guerra di Leonardo alla Nigeria con sistemi di puntamento made in Israel

Dal Nostro Corrispondente di Cose Militari Antonio Mazzeo 20 novembre 2024 Nuovo affare miliardario della…

1 giorno ago

Ladri di peni e di seni e caccia alle streghe: una maledizione africana senza fine

Speciale per Africa ExPress Costantino Muscau 19 novembre 2024 "Un diplomatico francese sta rubando i…

2 giorni ago

Netanyahu sapeva dell’attacco d Hamas? Il New York Times svela inchiesta dei giudici israeliani

Speciale Per Africa ExPress Eugenia Montse* 18 novembre 2024 Cosa sapeva degli attacchi del 7…

3 giorni ago

Sudafrica: polizia blocca miniera dismessa occupata da minatori illegali ma tribunale condanna la serrata

Speciale per Africa ExPress Cornelia I. Toelgyes 18 novembre 2024 Un tribunale di Pretoria ha…

4 giorni ago

Continua il braccio di ferro in Mozambico: il leader di Podemos invita i militari a disobbedire e proclama nuovo sciopero

Speciale per Africa ExPress Sandro Pintus 17 novembre 2024 Continua in Mozambico il braccio di…

4 giorni ago