Sandro Pintus
Firenze, 19 maggio 2019
Ieri pomeriggio, in una Firenze piovosa, si sono svolti i funerali di David Solazzo, giovane agronomo fiorentino morto a Capo Verde, in circostanze poco chiare.
I risultati della seconda autopsia, effettuata al policlinico Gemelli a Roma, confermano il decesso per dissanguamento. Lo stesso risultato del primo esame autoptico eseguito a Capo Verde.
La conferma è arrivata attraverso il legale della famiglia, Giovanni Conticelli. Sull’avanbraccio destro del cooperante, vicino al gomito, il medico legale ha trovato tre profondi tagli compatibili con la rottura del vetro infranto di casa sua. Ma, secondo il medico, potrebbero essere stati causati anche da altri strumenti da taglio.
La famiglia di David non crede all’ipotesi dell’incidente domestico dichiarata dagli inquirenti di Capo Verde e resta determinata ad andare avanti. Rimangono molti dubbi sulla dinamica di quello che le autorità capoverdiane hanno definito “incidente” che ne ha causato la morte per dissanguamento. Secondo l’avvocato Conticelli l’unica cosa che si può escludere è l’omicidio diretto del giovane ma mancano molte spiegazioni sulla dinamica.
Sarebbero emersi elementi oggettivi che portano a pensare che nell’appartamento del giovane agronomo ci sarebbero state altre persone. Lo dimostra il fatto che sulle maniglie delle porte non c’era sangue che invece è stato trovato in diversi punti all’interno dell’appartamento.
Secondo il legale di famiglia potrebbe essere stato un ladro o qualcuno con il quale ha discusso in modo animato. Una collutazione potrebbe essere la ragione degli altri tagli superficiali sul corpo e varie lesioni sulle ginocchia. ”Abbiamo saputo anche che non è stata fatta intervenire la polizia scientifica”, ha dichiarato Conticelli a RaiNews24.
Inoltre, dai rilievi effettuati nell’appartamento potrebbero emergere informazioni preziose, anche provenienti dal cellulare che per il momento è in mano degli inquirenti a Capo Verde.
Sulla verifica di questi ultimi indizi potrebbero venir fuori nuove prove che escludono l’incidente. La famiglia Solazzo, spera che l’inchiesta per omicidio aperta della Procura di romana continui. Potrebbe smentire l’ipotesi della disgrazia.
David, 31 anni, era a Capo Verde, nell’Isola di Fogo con l’ong fiorentina COSPE per lavorare come agronomo nel progetto Rodas de Fogo, finanziato dall’Unione Europea. Il giovane il primo maggio è stato trovato morto in casa in una pozza di sangue.
Sandro Pintus
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