Khartoum, 17 aprile 2019
Poche ore fa il vecchio dittatore Omar al Bashir è stato trasferito nel carcere di massima sicurezza di Kobor nella capitale Khartoum. Secondo quanto riporta il Sudan Tribune, l’ex presidente, che dopo il golpe militare era agli arresti domiciliari, si trova attualmente in cella di isolamento, dove è controllato a vista dagli agenti.
La Corte Penale Internazionale aveva chiesto l’immediata estradizione di al Bashir, ma il governo militare aveva escluso tale possibilità.
Solo ieri il ministro degli esteri ugandese, Henry Okello Oryem, aveva fatto sapere che se l’ex presidente sudanese avesse chiesto asilo politico al governo di Kampala, sarebbe stato il benvenuto. Infatti, dopo anni di contrasti tra i due Paesi (Uganda e Sudan) a causa di gruppi ribelli, Yoweri Museveni e Omar al-Bashir sono diventati buoni amici. Tuttavia sin dall’inizio sono sorti dubbi su una possibile accoglienza del vecchio dittatore, in quanto l’Uganda, firmataria dello statuto di Roma, avrebbe dovuto consegnare alla CPI l’ex leader sudanese, una volta giunto in territorio ugandese.
Intanto il consiglio militare, presieduto da Abdel Fattah al-Burhan, non dovrebbe restare al potere più di due anni, ma la piazza non demorde e insiste, la popolazione non accetta un regime militare e chiede che il Paese venga governato da civili.
Africa ExPress
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